giovedì 9 ottobre 2014
L’Opinione a colloquio con Alberto Morandi, dirigente del sindacato Uil-Polizia.
Ha saputo che è stata trovata la quadra sul blocco degli aumenti?
Fa piacere che siano state trovate le risorse per le forze di polizia, ma rimangono molti dubbi su chi saranno i veri beneficiari.
Cosa intende dire?
I livelli dirigenziali del Sindacato di Polizia si sono molto abbassati nell’ultimo decennio e via via sono diventati cinghia di trasmissione delle varie amministrazioni e dell’alta dirigenza; questo ha comportato che il sindacato non fa più gli interessi dei propri iscritti e più in generale gli interessi dei poliziotti. Quando parlo di poliziotti mi riferisco a tutti quelli che si sudano lo stipendio (1200/1600 euro al mese) stando per strada e che fanno polizia operativa come le volanti, la stradale, la squadra mobile, i commissariati, l’anticrimine ecc., non hanno neanche un monte ore di straordinario adeguato.
E cosa fanno?
Beh, considerando che un sindacato dovrebbe per sua natura fare principalmente il contratto di lavoro, ora bloccato, dovrebbe quanto meno far rispettare quelli in essere. Pacta sunt servanda è una nozione ormai in disuso; non c’è un solo reparto operativo che non venga sottoposto a turni massacranti senza che ricevano un corrispettivo in cambio e senza che il sindacato riesca ad incidere in modo serio. Pensi che non hanno neanche un monte ore di straordinario adeguato alle loro incombenze mentre chi sta vicino al potere, nei ministeri e negli uffici burocratici, guadagna non meno di 50 ore di straordinario al mese, dirigenti compresi, il cui costo orario è ben diverso da quello di un agente.
Quindi c’è troppa sperequazione. Ma torniamo allo “sblocco del tetto salariale”.
Sì, mi faccia fare una premessa: il blocco c’è dal 2010, cosa ha fatto il sindacato nel 2011,2012 ,2013 e nei primi mesi del 2014? Non le pare strano che in appena sei mesi di Governo Renzi e quando quest’ultimo dichiara di rivoluzionare un’Italia di sprechi e di privilegi si decide di dichiarare uno sciopero generale, che non si può fare, con così tanta inusitata violenza con il solo scopo di far “parlare” i giornali? Cui prodest?
Sta dicendo che sono stati spinti da qualcuno delle alte sfere ministeriali?
Io le posso solo dire che lo sblocco serve più all’alta dirigenza che ai poliziotti da 1300 euro al mese considerando, per esempio, che un avanzamento di grado per questi ultimi potrà essere di 30 euro al mese mentre il dirigente ne percepisce in media 600! E se le risorse sono state veramente trovate è quasi certo che le amministrazioni stesse abbiano indicato i capitoli da dove estrarle.
Insomma, ci risiamo, l’alta burocrazia fa man bassa?
Non mi scandalizzo: ogni categoria fa i propri interessi; è il sindacato che non fa gli interessi dei propri iscritti ed è ancora più grave in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo. Il ruolo del sindacato non è più funzionale ai deboli ed agli emarginati, che anziché vivere il momento storico che stiamo attraversando come un’opportunità da cogliere si mette anch’esso di traverso ed in un modo scomposto ed irrazionale. Lei cosa consiglierebbe di fare al Premier? Renzi ha portato sicuramente un vento di fiducia nei cittadini che vogliono con forza il cambiamento. Non saprei quali consigli dare, non è facile avere il doppio ruolo di capo del Governo e di sindacalista…
Sindacalista?
Eh sì, purtroppo il Presidente del Consiglio in questo momento si è sobbarcato anche l’onere di difendere i più deboli e contemporaneamente far quadrare i conti. Colma insomma un vuoto che sta lasciando il sindacato in generale. Per quanto riguarda le forze di polizia gli consiglierei di scavalcare a “sinistra” i sindacati di Polizia e con i soldi “trovati” proporre che vengano distribuiti solo ai poliziotti che operano su strada, che sono tanti e inascoltati e che tanto hanno bisogno, facendo un’altra operazione di equità sociale.
Ma le sue parole non offendono l’immagine sindacale?
Assolutamente no, semmai è uno stimolo a fare di meglio: è davvero una grande sperequazione sociale, basti pensare a quanto dal 1970 ad oggi si è implementata la forbice stipendiaria tra base e dirigenza: quarantacinque anni fa la media stipendiaria tra base e vertice era di uno a cinque, oggi è di molto superiore all’uno a venti. Se ne deduce che i primi a guadagnarci anche da questo sblocco saranno gli alti dirigenti di Stato.
Alla faccia del risparmio nella Pubblica amministrazione?
Di fatto il Governo Renzi potrebbe fare tantissimo, portandosi dalla propria il plauso della gente comune, il vero consenso. Basterebbe che ponesse fine al valzer sull’utilizzo degli alloggi di servizio. Od anche un taglio degli stipendi della dirigenza che potesse comportare risparmio per lo Stato ed ulteriori aumenti per la base. Tutto per calmierare la sperequazione sociale, l’ampia disparità stipendiaria. Renzi potrebbe anche dare un secco taglio alle auto di servizio. Di alloggi di servizio, lussuosi appartamenti di Stato, ed auto blu ne usufruiscono solo gli alti dirigenti: il rapporto tra politica e dirigenza è di uno a cento nell’utilizzo dei benefit, una sproporzione macroscopica.
Nota positiva?
Devo dire che ogni giorno mi domando perché il capo della Polizia abbia rinunciato all’alloggio di servizio, risiedendo a casa propria, mentre tutti gli alti dirigenti e i prefetti continuino ad usufruire di alloggi che potrebbero coprire l’emergenza abitativa tra le forze di polizia. Quello del capo della Polizia è stato un bel gesto, purtroppo isolato. Ma è evidente che i sindacati evitano di toccare il tasto sia degli alloggi di servizio che delle auto blu. Per queste ultime non dimentichiamo che mentre le pattuglie non hanno né benzina né auto nuove, invece alle alte dirigenze vengono puntualmente sostituite le scorte con veicoli nuovi.
Con Renzi o contro di Renzi?
Renzi non deve temere di fare certe riforme perché i cittadini stanno con lui e anche con i poliziotti deve dimostrare di stare dalla loro parte, dei più deboli. Lui non deve temere di riformare lo Stato e poi di fare la fine di Schröder, il cancelliere che riformò la Germania ma perse le elezioni. Le elezioni si possono anche perdere, e secondo me questo non è il caso, ma comunque rimarrebbe nella storia di questo Paese.
di Ruggiero Capone