giovedì 5 giugno 2014
Dopo la Polizia di New York, anche gli agenti della Polizia di Dubai stanno testando gli occhiali dotati di realtà aumentata, inventati dalla Google e lanciati agli inizi del 2013.
Alcuni agenti della Polizia dell’Emirato, in servizio di vigilanza stradale, sono stati dotati in via sperimentale, al posto degli occhiali da sole, dei Google Glass, le lenti che permettono di svolgere le cosiddette funzioni della realtà aumentata e usare diverse applicazioni battendo le ciglia, dando comandi vocali, accarezzando una stanghetta.
Il comando della Polizia, sembra su esplicita richiesta dell’Emiro di Dubai, Sceicco Mohamed al Maktoum, intende provare a capire quali servizi e applicazioni possano in qualche modo aiutare il lavoro quotidiano degli agenti di pattuglia. Per filmare aggressioni e interventi, o anche semplici violazioni al codice della strada, localizzare un evento che richiede il loro apporto, identificare rapidamente una persona o un’autovettura tramite la lettura veloce della targa e reperire informazioni a essa collegate. O ancora, salvaguardare la propria incolumità in servizio, velocizzare la raccolta dati e la scrittura di verbali, a stretto contatto con il quartier generale e gli archivi centrali della polizia. Molto interesse sembra avere la Polizia dell’Emirato nell’applicazione del riconoscimento facciale, anche in prospettiva dell’uso per fini antiterroristici.
La Polizia di Dubai ha acquisito i Google Glass direttamente dal Glass Explorer Program, il programma avviato dal gruppo californiano per sviluppatori volontari, pagando 1500 dollari (1100 euro circa) per averne un paio. Dopo New York e Dubai, anche la Polizia spagnola e quella di San Francisco starebbero per utilizzare i Google Glass, mentre non si ha notizia sulle intenzioni della polizia italiana.
Google Glass è il nome degli innovativi occhiali del colosso californiano di ricerche online, lanciati agli inizi del 2013, che permettono a chi li indossa di avere informazioni aggiuntive sulla realtà che ci circonda grazie alla realtà aumentata. Dotati di un prisma su un lato, un sistema che mostra informazioni e notifiche direttamente sulle lenti, gli occhiali consentono tante funzionalità; semplicemente usando la propria voce o con il touchpad inserito nel dispositivo, chi li indossa può effettuare ricerche su Google e visitare i siti web desiderati, può ottenere informazioni aggiuntive su un monumento, un’opera d’arte, un luogo specifico, leggere le notizie online, controllare i social network, avviare videoconferenze con i propri amici e mostrare loro ciò che si sta guardando in quel momento, telefonare, visualizzare i messaggi (Sms) e inviarne uno nuovo, tradurre un testo da una lingua di origine a una di destinazione, scattare fotografie, registrare video, condividere ogni contenuto sui canali sociali e utilizzare Google Maps per mostrare le indicazioni stradali direttamente sull’occhio dell’utente, utilissimo per chi guida una vettura.
Molti sono però i rischi per la privacy delle persone che potrebbero derivare da un uso scorretto dei Google Glass, come hanno sottolineato diversi membri del Congresso Usa. A preoccupare sono le applicazioni che faranno utilizzo delle tecnologie di riconoscimento facciale, sulla registrazione dei video e sulla possibilità di scattare le fotografie. Il display è montato su una lente, è ad alta definizione e proietta le immagini direttamente sugli occhi dell’utente, che visualizza le immagini come se si trovasse di fronte a uno schermo da 25 pollici, visto da una distanza di due metri. I Google Glass sono compatibili con ogni smartphone dotato della tecnologia Bluetooth.
Il prezzo degli occhiali sarà di 1500 dollari, anche se per il momento non sono in distribuzione ma solo in prova da parte di selezionati utilizzatori. Le aziende concorrenti di Google, da Apple a Microsoft alla Sony, stanno studiando dispositivi concorrenti; secondo gli esperti, infatti, il mercato degli indossabili sarà uno dei segmenti maggiormente redditizi nei prossimi anni. La Google intanto ha già firmato lo scorso marzo un accordo con l’italiana Luxottica per portare sul mercato i Google Glass con il design italiano e dei brand di proprietà di Luxottica (Ray-Ban e Oakley).
di Paolo Dionisi