giovedì 22 maggio 2014
Ma che strano. Gli italiani apprendono circa la violazione della par condicio da parte di Rainews24, La7 e Sky TG 24, con riferimento agli spazi giornalieri concessi all’imbonitore Matteo Renzi rispetto alle altre forze politiche per le prossime Europee. Ma questa non è una novità se ci si riferisce alla televisione pubblica foraggiata da un cospicuo canone Rai, mentre tutti sappiamo che le altre reti televisive diverse da Mediaset hanno in odio Silvio Berlusconi, con le conseguenze naturali del caso.
Ma l’indignazione della gente perbene, indipendentemente dall’appartenenza politica, è giustificata dal fatto (gravissimo) che l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) rileva tale squilibrio in favore di Renzi quando i giochi sono ormai fatti e non vi è più spazio per il riequilibrio richiesto. Il Premier in questi giorni vive nel terrore di vedere superato il suo partito dal Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo, che sta avendo grande successo presso i moderati di centrodestra, stanchi e forse consci del fatto che Renzi non possa dare seguito alle promesse fatte. Italiani consapevoli inoltre che la famigerata Tasi dovranno pagarla a breve in sostituzione dell’Imu abolita. Tutto questo con il raggiro; elemento essenziale del reato di truffa.
Senonché gli italiani, che avevano creduto in Berlusconi che era riuscito ad abolire l’odiosa tassa sulla prima casa, preso atto del tradimento del rinnegato Alfano e dei tanti mestieranti della politica cresciuti all’ombra dell’ex Cavaliere, o non voteranno o se voteranno sceglieranno la sponda grillina, non fosse altro che per liberarsi una volta per sempre della gente che scende in politica con il solo scopo di arricchirsi, magari commettendo reati.
Questa è la realtà della quale Silvio Berlusconi deve prendere atto, allontanando una volta per tutte dal suo entourage i tanti consiglieri interessati. Manca una settimana al voto ed i moderati che definirei meglio “incazzati” dovranno essere pungolati giorno e notte con argomenti concreti. Poiché c’è democrazia solo se il popolo rivendica a sé il potere di scegliere i propri rappresentanti attraverso il voto (e non la rete…), non ci rimane che sperare ancora una volta nelle grandi doti comunicative dell’ex Cavaliere, che deve parlare di fatti concreti e proporre soluzioni utili per un’Italia che in Europa deve riconquistare il posto che le spetta.
Qualificare Grillo “assassino” per un reato di omicidio colposo ed evasore per un comportamento molto diffuso in Italia, non giova. Berlusconi deve sfidare se stesso, non chiedendo più la collaborazione di quei moderati che hanno nel Dna il tradimento e che sono disposti a tutto, anche a condividere il velenoso verbo della sinistra (che è sempre la stessa). Altrimenti rischiamo veramente di avere Di Maio Presidente del Consiglio e Travaglio ministro della Giustizia.
di Titta Sgromo