martedì 20 maggio 2014
Molto diffusa è la confusione, l’incertezza che si respira tra la gente. Anche sui nostri politici eletti, che eletti sono stati ma che, molto spesso (a parer mio) non eleggono (consciamente o inconsciamente) come priorità l’interesse del proprio popolo. Disaffezione politica e disillusione sono aggettivi sempre più spesso utilizzati tra gli elettori (per non dire… ex elettori): troppo misero è il tornaconto del cittadino in confronto a quello del singolo politico, che sempre più spesso è visto come un opportunista/egoista che bada solo al suo di tornaconto, lasciando così per strada il suo popolo “servitore”.
Nonostante l’atmosfera non proprio rosea, ci si prepara comunque per le elezioni europee ed il 25 maggio saremo impegnati a votare il nostro parlamentare europeo o i nostri europarlamentari (in quanto si possono nominare sino a tre nomi, barrando ovviamente il logo del partito a cui fanno parte).
In queste settimane ne sono capitate d’ogni colore. In particolar modo al partito di Forza Italia ed al suo leader: attacchi e contrattacchi ripetuti, continui, piccoli e grandi colpi di scena ai suoi esponenti storici con tanto di latitanza e di carcerazione, dichiarazione di complotto nel 2011 nei confronti di Silvio Berlusconi, i servizi sociali dello stesso a Cesano Boscone etc. La gente di strada, ovvero gran parte del popolo (ex sovrano), ha ormai chiaro il progetto criminoso, la strategia di una sinistra che vorrebbe escludere le forze berlusconiane dal Governo del Paese e delle sue tante amministrazioni locali.
Possibile che tutto debba sempre scoppiare poco prima o durante la campagna elettorale? Possibile che invece di esaltare il buono che c’è negli esponenti dei partiti si tenda invece ad evidenziare al meglio possibile il lato difettato (se mai ci fosse…) degli stessi? I vari leader dei partiti sono tutti contro tutti, si propongono al meglio con vari programmi succulenti per rinverdire il nostro Bel Paese (?) promettendo di risolvere in poco tempo tutti o quasi i problemi della nazione. C’è chi promette di risolvere il problema disoccupazione, chi auspicherebbe rinsaldare l’economia italiana, chi vorrebbe che il “made in Italy” fosse valorizzato al meglio, ecc. Ma come, prevenire la crisi non sarebbe stato meglio? E sappiamo quanto il golpe antiberlusconiano abbia aumentato la percezione di crisi nel Paese. Allora, perché tante promesse che puntualmente deludono l’animo ed il cuore del popolo elettore? La politica è una cosa seria, se fatta male a rimetterci le penne sono gli stessi cittadini, i veri pilastri portanti della nazione.
Oltre a votare avrebbero diritto a ricevere benefici equi al loro operato. A vivere dignitosamente nel proprio Paese, ad avere un futuro e dare un futuro ai propri figli. Non parliamo di lusso, ma di un sano e buon vivere e convivere con se stessi e con altri. Dopo l’avvento dell’euro tutto questo benessere è andato mano a mano scemando… colpa della moneta unica? Colpa della crisi? Colpa degli altri Stati europei? Colpa di Prodi? Colpa degli europarlamentari o dei parlamentari eletti o colpa nostra?
Nella ricerca continua di una causa a cui scaricare la colpa, facciamoci un mea culpa e rimbocchiamoci le maniche con la promessa di andare il 25 maggio a votare scegliendo con accuratezza l’europarlamentare più meritevole sulla piazza. Che faccia realmente le nostre veci e che con umiltà e responsabilità possa dare un futuro all’Italia, che contribuisce ogni giorno a rendere più preziosa, forte e competitiva tutta l’Europa.
Per dirla alla Berlusconi “decisamente tutto il mondo ci invidia”. L’invidia e l’odio sono stati gli alleati interni di chi dall’estero ha boicottato l’operato di Berlusconi.
(*) Dipartimento Pari opportunità di FI-Lazio
di Stefania Cacciani (*)