martedì 13 maggio 2014
Non è vero, che si pagano troppe tasse perché c’è l’evasione, che pure esiste e va combattuta. È vero che si pagano troppe tasse perché c’è troppo debito e questo debito l’ha creato una classe politica che, da almeno trent’anni, sperpera, spreca, ruba, incassa tangenti, dilapida per interessi personali il nostro denaro. Una classe politica che ha per decenni saccheggiato il saccheggiabile fino a devastare i conti passati, presenti e futuri del Paese.
È così che ci ritroviamo 2mila miliardi di debito; una cifra impressionante, che si è formata e accresciuta grazie al mal governo, all’ipocrisia, alla disonestà della politica e dei politici. A questo punto e come sempre, in materia fiscale, si dimostra mancanza di buon senso, di coraggio, mentre campeggia l’ipocrisia. Annunciare che dal prossimo anno tutto cambierà in meglio semplicemente inviando a casa il 740 pre-compilato è semplicemente incredibile. Il risultato, dunque, non potrà essere che quello di spingere, davvero, la gente alla rivolta fiscale. Il modello pre-compilato per funzionare presuppone una situazione di partenza chiara, definita e trasparente, insomma un quadro di pace e collaborazione fra Stato e contribuenti.
Inevitabilmente sarà guerra fra amministrazione ed utenti. Quanto sia successo in Italia, in questi ultimi anni, è noto in nome del famigerato recupero fiscale. Si è proceduto con metodi vessatori, al limite del costituzionale, inondando il Paese di cartelle più o meno pazze che hanno sconvolto la quotidianità di tutti. A parte il fatto che solo da noi si può pensare che chi non paga possa pagare il doppio, dopo non avere pagato la metà. Infatti, il metodo di riscossione del nostro sistema prevede che, tra interessi, sanzioni ed altro, il totale della cartella arrivi e superi il doppio della cifra iniziale. Ma come se non bastasse, spesso, in assenza di reazioni, cosa frequentissima, scattano in automatico una serie di provvedimenti di esecuzione che sono a dir poco fuori dalla civiltà del diritto.
A tal proposito ed a semplice titolo di commento, la nostra politica decreta per legge lo svuotamento delle carceri (ritenendo morale di farlo), rimettendo in libertà delinquenti. Ma la stessa politica si vergogna (perché considerato amorale) di varare un provvedimento di pacificazione fiscale, che possa con ragionevolezza azzerare tutto il contenzioso pregresso. Altrimenti, le frasi tipo “ fisco amico” vanno a farsi benedire! Dunque, caro Renzi, prima di sbandierare grandi novità salvifiche in tema fiscale e visto che dice di non avere paura di fare le cose giuste, lo faccia un serio e ragionevole provvedimento di pacificazione. Noi lo consigliamo con insistenza e da tempo.
Ci creda presidente, farà la cosa giusta e stia sicuro, la gente, davvero, le ritornerà merito e coraggio.
di Elide Rossi e Alfredo Mosca