martedì 6 maggio 2014
Incontriamo l’onorevole Fabio Armeni (nella foto) - candidato nel collegio Italia centrale (Lazio, Marche, Toscana, Umbria) con Forza Italia - nel nuovo circolo di Mentana, gremito per la sua inaugurazione. Presenti il vicepresidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, il coordinatore provinciale del partito, Adriano Palozzi, ed il responsabile del club, Giancarlo Coltella.
Onorevole Armeni, cosa intende con l’espressione “non siamo euro-scettici ma euro-propositivi”?
Questa Europa così com’è non ci piace, vogliamo un mandato elettorale pieno per poter ridiscutere tutti i trattati – da Maastrich, al Fiscal Compact e Basilea – perché bisogna impedire che questa istituzione sia a trazione tedesca e perché essa sia sempre più vicina ai cittadini, alle istanze delle imprese ed ai bisogni degli Stati membri. L’Europa del rigore, delle banche e della burocrazia ha fatto il suo tempo.
Domanda banale: e se l’Europa non ci dovesse stare?
Noi crediamo nel primato della politica, per cui non reputiamo possibile che, di fronte ad una crisi così invasiva, questa istituzione non riesca a riformare se stessa. Voler cambiare le cose non è un capriccio elettorale, ma un’esigenza ben precisa. Se di fronte a un dato di fatto così palese l’Europa non sarà capace di un sussulto di realismo, l’alternativa sarà la perdita di credibilità. Ma, ripeto, la consapevolezza dell’esigenza di un cambio di passo è ormai un dato acquisito da tutti i soci del club Europa; non ci aspettiamo resistenze ma in caso contrario siamo pronti a combattere.
Veniamo alla politica di casa nostra: lei crede nella rimonta?
Sì, io credo nel rinnovato entusiasmo che vedo nella gente, credo nelle capacità di Silvio Berlusconi e credo che ci sia nella società un clima di speranza come quello che nel 1994 determinò il successo di Forza Italia. Questo partito non è una meteora che nasce dalla protesta come può essere il Movimento 5 Stelle o un piccolo movimento di testimonianza. Questo partito è l’unica vera casa per chi non si riconosce nella sinistra, è l’unica vera alternativa per chi sogna un progetto liberale che ponga un argine ad una certa forma di Stato invasivo e tassatore che distribuisce povertà penalizzando gli sforzi di chi, opportunamente messo in condizioni di poterlo fare, sarebbe in grado di creare nuova ricchezza, sviluppo e speranza per le nuove generazioni. La gente ha capito che siamo noi l’unica possibilità e che è inutile affidarsi ai comici piuttosto che a coloro che si presentano come il nuovo ma sono invece null’altro che la vecchia sinistra mascherata con una spruzzatina di giovanilismo inconcludente.
Le elezioni si concluderanno di qui a meno di un mese: dal giorno dopo il suo partito andrà ripensato e riorganizzato?
Non credo ci sia bisogno di un partito diverso, non servono rivoluzioni. Siamo sulla strada giusta e la prova di ciò risiede nell’evidenza empirica che ci forniscono tutti coloro che in queste ore si stanno avvicinando al partito per mettersi a disposizione, per contribuire con idee e suggerimenti o semplicemente per partecipare. Girando per il territorio tocchiamo con mano questo fenomeno e, le assicuro, che esso vale più di ogni sondaggio. Sta a noi non disperdere queste energie e canalizzarle per il bene del Paese oltre che per il nostro progetto di società.
di Vito Massimano