mercoledì 30 aprile 2014
Smettiamola di prenderci in giro, noi non siamo Matteo Renzi, la verità sappiamo dirla e lo facciamo perché le bugie non ci sono mai piaciute. Stiamo messi male, molto male, il bombardamento di millanterie al quale ci sottopongono tutti i giorni per anestetizzarci con la più classica delle medicine: l’ipocrisia, non basterà stavolta a salvarci dalle conseguenze. L’unica medicina della quale l’Italia avrebbe bisogno, da parte della politica, purtroppo, è quella che gran parte di politici non conoscono: la serietà, la verità e in larga misura, l’onesta intellettuale!
Non è vero che stiamo crescendo, non è vero che il Pil potrebbe arrivare al più 1%, non è vero che le tasse scendono. Del resto con fallimenti e chiusure, che aumentano drammaticamente con il credito bancario, che ha smesso di esistere, con la disoccupazione che esplode sempre più, con l’imposizione fiscale e i suoi metodi di riscossione, che hanno raggiunto livelli da vergogna e inciviltà, come potremmo crescere e migliorare? Solo Renzi e la sua corte dei miracoli, possono dire che gli 80 euro stimoleranno il Pil, che siamo ad un passo dal cancello del paradiso, che i conti tornano e tengono. È vero esattamente il contrario, il bilancio non quadra, per questo chiediamo lo slittamento all’Europa, la revisione della spesa si è trasformata in un disperato esercizio di questua, le tasse, a patire dalla Tasi e per bontà di Renzi, ci toglieranno anche l’ultimo goccio di sangue che c’è rimasto. Questa è la verità e vogliamo dirla anche e soprattutto a quella parte d’Italia e di italiani che, ancora una volta ingenuamente, si stanno facendo imbambolare dalle promesse del Premier. Sapete cosa succederà nel giro di due mesi? Ci ritroveremo una tassa sulla casa scandalosa, così tanto da farci venire voglia di venderla, i comuni poi, vampiri senza tregua, ci massacreranno di addizionali, i pochi risparmi accumulati con sacrificio, saranno saccheggiati dall’agenzia delle entrate, per finire con la dichiarazione dei redditi, che ci darà il colpo di grazia. Come se non bastasse, per chi avesse un mutuo, a giugno le affabili banche batteranno cassa per la semestralità di rito.
Tutto questo ben di Dio, sulle spalle di famiglie e di aziende, già perseguitate e ossessionate da vecchie pendenze, da cartelle, da richieste e contenziosi con un fisco aguzzino che, anziché trovare il modo di risolvere questo dramma, insiste con l’attuare nuove iniziative da Gestapo! Alla faccia della pace e del fisco amico! Ovviamente, in questo bel quadretto e per carità di patria, non abbiamo parlato della deflazione, che sta arrivando con la velocità del jet, a testimonianza che tutto va bene, madama la marchesa. Volete credere a Renzi? Volete illudervi che le tasse scendano? Che l’Europa ci farà sconti? Che il Pil volerà e i conti del Paese andranno bene? Accomodatevi pure nel sogno, cari signori estimatori di Matteo, al risveglio vi prenderete a schiaffi per averci creduto.
Mettetevelo in testa, con queste ricette non se ne esce, le sbrasate, gli annunci a vanvera, le prese in giro, non hanno mai diminuito i debiti, né migliorato i conti di nessuno al mondo! Per salvarci servirebbe esattamente il contrario di ciò che stanno facendo. Dovrebbero eliminare la Tasi e le duemila imposte sulla casa per rilanciare, davvero, l’immobiliare, mettendo il turbo all’edilizia e al suo indotto. Dovrebbero prendere per il bavero i sindaci e dire loro basta con le addizionali e le spese pazze, anziché fare i decreti per salvarli dal fallimento. Dovrebbero costituire una “sale society”, metterci dentro tutto il vendibile e offrirlo al mercato per abbattere il debito.
Dovrebbe rinunciare agli F-35 e al finanziamento di mille missioni militari, che servono a poco e costano una enormità. Dovrebbero, infine, eliminare ogni finanziamento pubblico alla politica e dividere per due ogni stipendio e diaria a tutti, proprio tutti i parlamentari nazionali e locali e smetterla di dare soldi ad associazioni, enti, fondazioni e quanto altro , che servono solo a alimentare collegi elettorali e voti per questo e quel politico. Questo andrebbe fatto davvero e per trovare soldi e subito, basterebbe rappacificare Stato e contribuenti, quanto ce ne sarebbe bisogno… solo Dio lo sa! Trovando il modo di risolvere, una volta per tutte, l’immensità dei contenziosi, che bloccano, esasperano la vita e l’economia della gente e del Paese. Altro che Italicum, Senato e chiacchiere, le riforme servono eccome, ma prima serve di riconciliare sistema e cittadini, di rimettere in moto la fiducia sociale e economica, di chiudere per sempre i rubinetti degli sperperi, degli sprechi dei regali e dei privilegi.
Anche alla faccia dei diritti così detti acquisiti, è andata bene fino ad ora, adesso basta, 30/40 e anche più mila euro al mese di pensione o di stipendio o di compenso , non li prende più nessuno, punto. Da ultimo l’Europa e l’euro, come sono non vanno, sono un imbroglio insopportabile, ingiusto, malefico e noi non possiamo permettere che l’Italia sia messa in ginocchio da vincoli e patti, che solamente la follia di quattro soloni ipocriti hanno immaginato e imposto. Dobbiamo pensare a noi e non alla Merkel, ai nostri interessi e non a quelli degli altri, patti, vincoli, obblighi, pagelle, esami e compiti sono tutta roba da matti, se un Paese muore. Sveglia signori, sveglia, tutto è ancora possibile e fattibile, con la testa sulle spalle c’è futuro e rinascita, a maggio c’è una grande occasione e comunque vada non la si sprechi!
di Elide Rossi e Alfredo Mosca