sabato 4 gennaio 2014
Per una volta spero che sia lui, il presidente Berlusconi, a consentire ad altri di esprimere un qualche parere soprattutto a chi, come lo scrivente, può vantarsi di non aver avuto alcun beneficio/favoritismo/copertura/raccomandazione dall'inquilino di Villa San Martino: a differenza di altri, ma non è questa la sede per contestare altrui meschinitá o politici fallimenti.
Ciò premesso, credo sia giusto plaudire quanto dichiarato l'altro giorno dall'ex presidente del Consiglio: «Gli italiani imparino a votare, senza disperdere il voto, rendendo il Paese governabile. Serve la maggioranza assoluta in Parlamento per cambiare l’assetto istituzionale del Paese, che è ingovernabile. Il miglior sistema elettorale è quello bipolare, sul modello Usa. I piccoli partiti - ha aggiunto - non mi hanno mai consentito di varare le grandi riforme che servono all’Italia». Parole sante, se poi le stesse non facessero riportare i pensieri a quei mini-partitini per i quali sono miseramente falliti tutti i tentativi di governo dello stesso Berlusconi.
Il quale, come se non bastassero gli infausti esempi del passato, insiste a guardare "con simpatia" alla Lega Nord ed ai tanti raggruppamenti di tipo "localistico". Berlusconi poi, a proposito dei propri dati anagrafici, ha sbandierato gli esempi forniti all'occidente da Ronald Reagan e Margaret Thatcher facendo finta di dimenticare alcuni elementi che, a mio modesto modo di vedere, non sono poi così trascurabili. Infatti Reagan fu presidente degli USA per otto anni (1981-1989) e, essendo nato nel 1911, concluse (si ripete, concluse...) il proprio mandato a 78 anni.
Dal canto suo, la Thatcher fu il primo ministro inglese per undici anni (1979-1990) e, quindi, a 65 anni (si ripete, sessantacinque...) disse "stop" alla propria esperienza di capo del governo e leader del partito conservatore britannico. I dati di cui sopra - facilmente rintracciabili in Rete - dimostrano, forse, che le velleitá berlusconiane si scontrano ancora una volta con la realtà che non è soltanto anagraficamente interpretabile. Il bipolarismo moderno ed occidentale non può da noi essere interpretato e rappresentato da chi, tra cinque/sei anni, avrà 80 anni suonati da un pezzo; nè può essere rappresentato da chi, spero mi sia consentito, attualmente fa finta di essere "più realista del re", mentre in realtà... omissis. Buon 2014!
di Gianluca Perricone