Letta assicura: ''La stabilità prevarrà"

giovedì 26 settembre 2013


La Legge di Stabilità è il "piano" per il 2014 e fino alla sua approvazione il governo procederà "passo dopo passo". Lo ha detto il premier Enrico Letta nel corso di un dibattito al Council on Foreign Relations di New York. Letta ha preannunciato per venerdì un "importante" Consiglio dei ministri nel quale si è detto "sicuro che supereremo gli ostacoli, perché dobbiamo farlo" per fornire soluzioni "passo dopo passo". Se la Legge di Stabiltà sarà un "piano convincente", ha aggiunto il premier, saprà convincere anche il Parlamento, l'opinione pubblica e gli investitori.

Quanto ai rapporti tra i partiti di maggioranza, "sto cercando di fare del mio meglio per arrivare a soluzioni positive, non è facile naturalmente gestire una grande coalizione". "Sono convinto che la stabilità prevarrà", ha quindi assicurato il premier. In Italia, ha proseguito Letta, "c'è bisogno di riforme" nel settore della giustizia civile e di quella penale, "ma non per risolvere i problemi di Berlusconi". Letta ha osservato, poi, che dopo il voto tedesco non ci sono più "alibi" e l'Europa deve mettere la crescita "al centro" della sua azione.

Per quanto riguarda la Siria, l'Italia impegnerà "50 milioni di dollari" per l'assistenza al popolo e ai profughi siriani. Il nostro Paese, ha detto il premier, opera per una "soluzione diplomatica" della crisi delle armi chimiche e, condannando "nel modo più risoluto" l'attacco del 21 agosto a Damasco, chiede un "ruolo centrale" del Consiglio di sicurezza dell'Onu per la soluzione della crisi. Intanto, a Roma, è rottura al vertice di maggioranza convocato oggi al Senato per fare il punto politico sui vari argomenti all'ordine del giorno, a partire dagli impegni parlamentari.

 Secondo quanto si è appreso, la riunione, nell'ufficio di Renato Schifani prima di pranzo, si è interrotta bruscamente su iniziativa sua e di Renato Brunetta, dopo circa un'ora. In particolare, per quanto riguarda le commissioni bicamerali, la rottura si sarebbe verificata sulla presidenza della commissione Antimafia. La riunione, a livello di capigruppo di maggioranza, doveva tra l'altro servire a trovare un'intesa su alcuni provvedimenti in discussione, come la legge sui partiti, e sempre a livello parlamentare sulle bicamerali ancora da costitutuire.


di Vladimiro Iuliano