La legge elettorale contro i trasformisti

martedì 9 luglio 2013


Non mi pare di aver scoperto l’America individuando nei Mestieranti della politica il Male assoluto del Pianeta Italia. Ma il Male diventa più grave se tra i Mestieranti si annidano i TRASFORMISTI e sono purtroppo tanti, proprio nell’ambito del centro Destra. Ricordate il Giovane Radicale Della Vedova, quando, predicando il sacro verbo di Pannella, invocava la liberalizzazione della Droga, con particolare riferimento a quella leggera. Il Personaggio, tramontato il suo Leader, o meglio ridimensionato, ha pensato bene di ingrossare le fila di Forza Italia prima e del PDL successivamente, dopo aver fatto un passaggio fugace in AN. Ma il personaggio non ha finito di stupire scegliendo la via della diserzione dal PDL, in favore del Partito creato da Fini il rinnegato.

Se non che, dopo lo strappo, Berlusconi, cedendo alle pressioni del Monarca Napolitano, che dopo averlo nominato, non si sa per quali meriti, Senatore a vita, ha individuato nel Prof Mario Monti il Premier de Governo tecnico, si è dimesso avallando il Decreto Salva Italia ed altri Decreti, in compagnia dei catto comunisti. Sciolte la Camere, a seguito del ravvedimento del Cavaliere che si è, sia pur tardivamente, reso conto della trappola, che fa il nostro personaggio, si candida in quota Scelta Civica preoccupandosi di scegliere un Collegio diverso da quello di Pertinenza di Fini. Nel mentre per il rinnegato non c’è stato nulla da fare, il giochino riesce per il Della Vedova, eletto Senatore in quota Montiana, in Lombardia. Eccolo, pertanto, divenire protagonista delle trasmissioni televisive, durante i dibattiti quotidiani dai quali si evince un solo risultato, Le larghe intese sono uno slogan, mentre di fatto si assiste ad una contrapposizione continua tra i protagonisti del Governo più burlesco dell’Era contemporanea. Mentre la Ravetto, insiste nel ribadire la linea del Governo in tema di Abolizione dell’IMU, di Riduzione della Pressione fiscale e di riduzione della Spesa pubblica improduttiva, il Della Vedova, pur confessando di aver votato, all’epoca nella quale faceva le fusa a Berlusconi, l’abolizione dell’ICI sosteneva che quel provvedimento era sbagliato e che abolire l’IMU è altrettanto sbagliato, il tutto perché l’Europa ed il FMI si sono permessi di intervenire nelle politiche economiche dei singoli Stati.

Ma perché Monti ed i suoi mercenari, sconfitti sonoramente alle Elezioni Politiche, sono stati chiamati dal Monarca Napolitano a dar vita ad un Governo del quale fa Parte Berlusconi e tutti gli impresentabili che lo circondano, visto che Monti e l’accozzaglia di trasformisti che lo circondano, si sono purificati nella Lourdes della massoneria. Fa proprio bene il piccolo grande uomo Prof Brunetta a puntare i piedi sull’attuazione del programma governativo, che non è il programma solo berlusconiano, ma di tutti, compresi gli esponenti di Scelta Civica. Uno Stato che si rispetti non può supinamente accettare i moniti del FMI, il più delle volte dimostratosi inattendibili e dannosi, così come non può al suo interno il Governo sopportare La presenza di una burocrate elevata a Ministro di Giustizia, che disprezza e non vuol tenere in alcun conto la categoria professionale che è l’unico baluardo rimasto a tutela degli interessi dei cittadini, martoriati dal pessimo esercizio della Giurisdizione. Se questi sono i caposaldi del governo delle conflittuali intese, hanno ragione gli Italiani e fra questi il giornalista del Corriere della Sera, Verderami, che chiede ai politici il perché debbano martoriare i cittadini, se non condividono nulla di quanto concordato.

In fine non si riesce a comprendere il perché sono stati nominati quaranta saggi per le riforme se hanno solo il permesso di parlare tra loro non proponendo nulla di concreto. Mi perdonerà il Cavaliere, il quale annuncia riunioni con i capigruppo e con i legionari, totalmente inutili, se non per i mestieranti della Politica, e non insiste per la indispensabile riforma della legge Elettorale. Pensi, se fosse stata già attuata, i trasformisti come Della Vedova e Mauro non farebbero parte del Parlamento!


di Titta Sgromo