venerdì 5 luglio 2013
Ci sono “prospettive per una ripresa economica più avanti nell’anno” e nel 2014. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, che ha deciso di mantenere inalterati i tassi interbancari, spiegando che a “sostenerla dovrebbe essere la politica monetaria accomodante della Banca centrale, che resterà così fino a quando sarà necessario”. Eppure sull’economia dell’eurozona “rimangono rischi al ribasso, comprese le possibilità di una domanda debole interna e internazionale e di una lenta implementazione delle riforme strutturali” da parte dei governi. Ecco perché “la nostra uscita dalle misure non convenzionali resta lontana” e la precisazione di aver “discusso a lungo di un possibile taglio dei tassi”.
Il presidente della Bce ha poi parlato di unione bancaria “le cui misure vanno attuate tempestivamente”. Per Draghi i futuri meccanismi di supervisione sono “cruciali”, rilevando come la Bce “agisca nella giurisdizione dell’eurozona e prenda delle decisioni in base alle prospettive di medio termine”, non reagendo a quello che fanno le altre banche centrali. Draghi ha poi lodato “i passi avanti fatti” sull’unione bancaria e, a proposito di banche, ha sottolineato che sugli stress test “non ripeteremo gli errori che sono stati compiuti due anni fa”. Il numero uno ha parlato anche delle operazioni sui derivati effettuate in passato dal Tesoro sono avvenute nell’interesse dell’Italia . Tali operazioni, ha proseguito Draghi, “sono chiuse e sono state lodate dall’Eurostat e dalla Commissione Europea e non ci sono numeri da fare in quanto è stato già tutto comunicato e messo in conto”.
“Furono fatte nell’interesse del Tesoro italiano, e ogni Tesoro le fa nell’interesse del Paese, ed è questa l’unica ragione per le quali si compiono, l’essenziale sono la piena trasparenza e una contabilità corretta”, ha concluso Draghi, portando come esempio la necessità di tutelarsi dalle fluttuazioni valutarie. Lo spread tra Btp e Bund è sceso sotto i 280 punti base (274) dopo che il presidente della Bce, Mario Draghi, ha assicurato che l’uscita dalle misure di stimolo è lontana e che i tassi rimarranno bassi per un lungo periodo di tempo. Il rendimento del Btp è sceso al 4,34%. Il differenziale della Spagna cala poco sotto i 300 punti base (299) con il tasso dei Bonos al 4,59% e quello del Portogallo a 558 punti base con il tasso al 7,17%.
di redazione