giovedì 20 giugno 2013
Matteo Renzi in competizione con Enrico Letta? «No, io faccio il tifo per Letta e il suo governo, alcune cose buone le sta iniziando a fare». Parola di Matteo Renzi, ospite di Agorà su Raitre, che afferma come ci sia un problema con Silvio Berlusconi perché «gli consentiamo anche oggi di giocare tutte le partite, come con Imu e Iva, dettando l'agenda». Serve, dice il sindaco di Firenze, che il Pd «accetti questo governo e provi a guidarlo, se a Berlusconi tocca l'Imu qualcosa tocca anche a noi». Le regole per il congresso del Pd «non vanno scritte: non toccate quelle regole!», dice Renzi. «Credo che sarebbe assurdo se il Pd stringesse la partecipazione, spero sia la più ampia possibile», aggiunge, commentando la presa di posizione dell'ex segretario Pier Luigi Bersani: «Chiedo soltanto - ha sottolineato - che le regole non si cambino per una misura elementare di serietà».
Secondo Renzi c'è bisogno di un Pd «aperto, coraggioso, che non viva di ideologia ma non rinunci agli ideali. Per fare tutto questo lo lasciamo in mano alle solite correnti? Il Pd lo facciamo diventare uno strumento che serve al Paese, o serve solo ai tre seduti sulla seggiola a Roma?». «È da una vita - spiega Renzi - che dico che rifarò il sindaco: ho detto tre volte ai fiorentini, in occasione della festa del patrono, che io vado via da Firenze o se mi cacciano i fiorentini, o se c'é la possibilità di guidare il Paese. Quando mi hanno chiesto di venire a fare il parlamentare, il ministro, il sottosegretario, in tutti i casi ho detto di no e sono stato l'unico a non avere nessun premio di consolazione».
«Se il Pd pensa solo a non far partecipare alle primarie le persone, se l'obiettivo del gruppo dirigente del Pd è "come ti frego il candidato", io ho una buona notizia per loro: se vogliono fare le regole loro, io resto a Firenze tranquillo». Renzi dice che deciderà se candidarsi alle primarie «appena decidono le regole loro, perché l'altra volta ho deciso e hanno cambiato le regole, stavolta non passo da fesso».
di Vladimiro Iuliano