venerdì 7 giugno 2013
Il commissariamento, che sarà applicato all'Ilva, «ha durata massima di 12 mesi prorogabili per altri 12 e fino al massimo di 36 e in questo periodo la prosecuzione dell'attività produttiva dovrà essere funzionale alla conservazione della continuità aziendale ed alla destinazione prioritaria delle risorse aziendali alla copertura dei costi necessari per gli interventi di tutela dell'ambiente e della salute». È quanto si legge nella nota di Palazzo Chigi al termine del Cdm. Il commissario sarà Enrico Bondi. Il suo incarico avrà una durata di 36 mesi. Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge che «vara una nuova e stringente disciplina generale a tutela dell'ambiente, della salute, della sicurezza e del lavoro nell'esercizio di imprese di interesse strategico nazionale».
È quanto si legge nella nota al termine del Cdm. «Viene in primo luogo previsto che il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio, possa deliberare il commissariamento straordinario di un'impresa, esercitata anche in forma di società, che gestisca almeno uno stabilimento di interesse strategico nazionale, la cui attività produttiva abbia comportato e comporti pericoli gravi e rilevanti per l'integrità dell'ambiente e della salute a causa della inosservanza dell'autorizzazione integrata ambientale». Flavio Zanonato, ministro dello Sviluppo economico, al suo arrivo in aula alla Camera per l'informativa sull'impianto siderurgico di Taranto aveva anticipato la scelta del Cdm: «Il governo adotterà oggi stesso (ieri, ndr) un decreto che si è ormai definito attraverso la temporanea sospensione degli organi societari e la nomina di un commissario che consenta di far convergere tutte le risorse disponibili verso gli interventi di risanamento ambientale, garantendo nel contempo una corretta gestione dell'attività produttiva». «Siamo consapevoli - aggiunge - di quanto sia difficile che il risanamento venga condotto con la necessaria convinzione, con impegno e celermente, da chi ha determinato l'allarme ambientale di cui stiamo discutendo e che mette a rischio tante persone».
Il ministro precisa che al termine del commissariamento, definita «una fase di gestione eccezionale e straordinaria, potranno essere ricostituiti gli ordinari organi di amministrazione, restituendo alla proprietà il pieno controllo dell'azienda, delle risorse economiche residue ove esistenti». Dalla chiusura dell'Ilva deriverebbe «un costo annuo di 8 miliardi», sottolinea il ministro, imputabili per circa «sei miliardi alla crescita delle importazioni, a 1,2 miliardi per il sostegno al reddito e i minori introiti per l'amministrazione pubblica e circa 500 milioni in termini di minore capacità di spesa per il territorio direttamente interessato».
di Pasquale Amitrano