Lettera aperta ai parlamentari M5S

mercoledì 29 maggio 2013


Ill.mi Parlamentari M5S,

ho appreso leggendo i giornali nazionali del bel Paese che per scelta personale Vi siete posti sotto tutela dello STAFF; un gruppo di sostegno scelto dai capi del Movimento per accompagnarVi in un percorso di formazione alla funzione di rappresentante dei cittadini. Come pure avete scelto di essere esonerati dal compito della definizione delle strategie politiche, tema fondante di un partito, di un Movimento. Con la presente vi comunico ufficialmente che, forte di una esperienza trentennale nel mestiere di avvocato, ritengo di aver maturato una certa esperienza nel campo del diritto civile e della procedura civile. In particolare mi sono interessato a vario titolo dell’istituto “amministrazione di sostegno”. Si tratta di un istituto giuridico entrato per la prima volta nell’ordinamento italiano con la legge n. 6 del 9 gennaio 2004. Lo scopo è quello di affiancare il soggetto la cui capacità di agire risulti limitata o del tutto compromessa. Citando proprio l’art 1 della Legge 6/2004 si può dire che si tratta di un nuovo istituto di protezione avente la funzione di “tutelare … le persone prive in tutto o in parte di autonomia, con la minore limitazione possibile della capacità di agire“.

Sono, pertanto, a Vostra disposizione per “l’abbisogna” e per quanti di Voi sono interessati a formalizzare la posizione passiva di tutela assunta, anche al fine di poter opporre a terzi la Vostra posizione, in caso di contestazione da parte di soggetti malevoli, portatori di scopi illeciti di offesa alla reputazione e di gratuito dileggio verso la libertà di decidere del proprio destino. I terzi possono essere, oltre ai politici di professione, quei pericolosi giornalisti che vogliono farVi cadere in contraddizione e tutta quella pletora di finti intellettuali, di faccendieri della politica, di impresentabili opinionisti che ingrassano, proponendosi difensori dei cittadini, pronti a cambiare casacca a seconda dei risultati elettorali. Il decreto di “amministrazione di sostegno” Vi pone a riparo di tali pericoli, con una modica spesa da distrarre a favore del sottoscritto. Mi perdonerete, ma non sono in grado di fornire il servizio legale gratuitamente, perché come sapete “l’omo a da’ campa’”. Vale ricordare che con tale normativa, il legislatore italiano ha radicalmente rivisto la materia delle limitazioni relative alla capacità di agire delle persone, ha stabilito, su un piano di ben più vasta portata sociale, che colui che, privo in tutto o in parte di autonomia per effetto anche di una scelta deliberata, si trovi nella impossibilità, anche parziale o temporanea, di dover limitare il proprio agire, ha diritto di essere coadiuvato da un amministratore di sostegno nominato dal Giudice Tutelare che, sulla base delle concrete esigenze dell'ausilio, disporrà della assistenza.

L’interesse per Voi risiede soprattutto nella possibilità che è la persona interessata a designare l'amministratore di sostegno, quindi la scelta può cadere sugli uomini e donne dello STAFF e il giudice ufficializza la nomina assegnando l'incarico all'amministratore di sostegno con atto pubblico o e a tutti gli effetti di legge. Ulteriore positività dell’istituto e che ogni persona può designare più di un amministratore di sostegno, purché i soggetti indicati siano in subordine: l'indicazione deve quindi procedere in base a un ordine di priorità ovvero a stabilire una prevalenza nelle decisioni in caso di divergenze. Scopo della legge è quello di coadiuvare tali persone mediante un amministratore che dia loro sostegno al fine di affrontare problemi concreti come: cosa dire, come affrontare l’impatto con i giornalisti di regime, come dare soluzione ad un problema economico o di conti pubblici, come orientarsi sulle questioni del lavoro, della sanità, del costo della pubblica amministrazione, come cancellare una serie di enti pubblici, fonte di sperperi e corruzione. Insomma un aiuto a tutto campo. Una osservazione lasciatemela dire. Pensavamo che effettivamente foste diversi. Come dicevate: né di destra né di sinistra né di centro; che davate accoglienza a tutti, con la sola credenziale di essere persone oneste; che il vostro obiettivo era far risorgere l’Italia, affrontando i problemi e dando le soluzioni adeguate o favorendo quelle proposte poste da altri, ma utili ai cittadini.

Non mi pare che abbiate rispettato gli impegni assunti, salvo con merito i costi della politica. Siete diventati la bella copia di quei sedicenti giornalisti da condominio (vedi i dipendenti dei quotidiani “Il Fatto Quotidiano” e “La Repubblica”) che da 20 anni combattono il cittadino Berlusconi con ogni mezzo lecito ed illecito. Un Vostro collega alla trasmissione “Piazza Pulita” ha tuonato che il cittadino Berlusconi ha tolto il futuro ai giovani, imitando in peggio quei mediocri ed imbarazzanti giornalisti del “Il Fatto Quotidiano”. Vi ricordo che il futuro ai giovani lo hanno tolto i 2000 mld del debito pubblico italiano, frutto della CGIL, della FIOM e di tutti quei cantanti della sinistra radicale che hanno praticato la tragica ideologia dei diritti per tutti ad ogni costo e si sono dimenticati dei doveri, della responsabilità, della produttività sul lavoro, di garantire lo sviluppo delle imprese, di abbattere l’azienda pubblica e di privilegiare l’economia di mercato. Purtroppo avete calamitato i voti degli scontenti dalla c.d. sinistra e non siete neutri, siete dei dilettanti di sinistra allo sbaraglio.


di Carlo Priolo