mercoledì 29 maggio 2013
Augusto Rollandin, un nome , una garanzia per la Valle d'Aosta. Si presenta da sempre alle elezioni, fa vincere l'Unione valdostine, otttiene il record di preferenze ( 10 mila voti su 75 mila votanti). "Guste" in patois, l'empereur in francese. Il risultato delle elezioni regionali in valle premiano gli autonomisti che seppure divisi in due schieramenti ( Unione Valdotaine tradizionale e Unione valdostaine progressiste) raccolgono il 33,5 e il 19, 2 per cento ( cioè il 52, 7% rispetto al 44,4% del 2008). Maggioranza assoluta in regione con 20 dei 35 seggi del plenum. Il dato, però, più soroprendente rispetto alle politiche del febbraio scorso è il crollo del Movimento 5 stelle. Con in lista Roberto Cognetta i pentastellati avevano raccolto 13.403 voti, pari al 18,5 degli elettori per la camera. Ora alle Regionali il Movimento grillino si è fermato a 4.773 voti, pari al 6,6%. Solo 2 consiglieri che cosytuiscono, comunque, una novità.
Erano in lizza anche i due maggiori partiti italiani che assenti a febbraio erano presenti invece alle regionali di 5 anni fa. Sono calati entrambi ma è andata meglio al Pd che ha conquistato 6.401 voti pari all'8,9 %, ottenendo 3 seggi. Pessimo il risultato del Popolo della libertà che ha dimezzato, in 5 anni, i consensi. Il Pdl è passato da 7.826 voti pari al 10,6 ad appena 2.961 voti che rappresentano il 4,1%. Ai cinque mila voti perduti si aggiuntge la scomparsa dal Consiglio regionale. Una sconfitta che ha provocato le immediate dimissioni del segretario regionale del Pdl Alberto Zucchi che di fronte ad una così clamorsa debacle ha deciso di lasciare la politica. Soddisfazione invece in casa Stella Alpina che ha ottenuto il quinto seggio grazie al contributo della Lega Nord. Secondo mandato consecutivo per Augusto Rollandin per il quale i valdostani hanno apprezzato i risultati della precedente gestione, dando fiducia agli amministratori per un ulteriore quinquennio al fine di ultimare i programmi avviati. Il veterinaio prestato alla politica, "Chevalier de la Lègion d'Honneur", era stato presidente della regione dal 1983 al 1990, senatore della repubblica nel 2001 fino al 2006 quando non venne riconfermato.
Era alle prese con un'intricata vicenda giudiziaria. Nel 1994 era stato condannato in via definitiva dalla Cassazione a 16 mesi di reclusione e dall'interdizione dai pubblici uffici per abuso d'ufficio per favoreggiamento in appalti. Nonostante la condanna fu candidato e venne eletto perchè l'interdizione dai pubblòici uffici non era applicabile al Parlamento. In seguito venne riabilitato dai Magistrati per quella condanna, ossia si erano estinte le pene accessorie della condanna tra cui l'interdizione dei pubblici uffici che era causa invece di ineleggibilità per il Consiglio regionale. Rollandin in Valle è punto di riferimento, ago della bilancia politico-amministrativa ma attira anche invidie, polemiche e nemici.
di Sergio Menicucci