Ancora scintille tra Epifani e Renzi

martedì 21 maggio 2013


Scintille fra Matteo Renzi e il segretario del Pd, Guglielmo Epifani. Per il sindaco di Firenze è «indispensabile cambiare linea sulle tasse» e «l'intervento sull'Imu è una cambiale pagata a Berlusconi». Immediata la replica del segretario del Pd, che parla di scelta di «buonsenso». Epifani invita ad attendere la riforma del governo. «Non e' dall'improvvisazione -sottolinea- che si risolvono i problemi. Aspettiamo la riforma che può dare un contributo per giungere ad un quadro più equo e può far compiere dei passi in avanti». Epifani ricorda infatti come l'imposta sulla casa sia «socialmente delicata per molte famiglie», in particolare «per le fasce più deboli» per le quali potrebbe essere applicabile una riforma dell'Imu. Il sindaco di Firenze però rilancia. «La sinistra che piace a me deve uscire dall'idea che le tasse siano l'unico motore per la crescita di un territorio. In Italia - afferma Renzi intervenendo a Radio 24 - si lavora fino al 20 luglio per far contento il fisco. Dobbiamo dare immediatamente un segnale di discontinuità».

Quanto al suo futuro, Renzi assicura: «Non farò mai un altro partito per soddisfare un'ambizione personale. Fare un altro partito sarebbe una follia. In Italia di partiti ce ne sono già troppi e poi non sopporto chi si fa il partitino personali solo per una sua convenienza. Se facessi una campagna elettorale per diventare segreterio, sembrebbe che io sono solo interessato a sedermi su una poltrona. Il problema non è cosa voglio fare io ma cosa vuole fare il partito. Il Pd è in grado di fare delle proposte per il Paese o si deve limitare ad andare al rimorchio delle proposte di Berlusconi? Voglio dare una mano al mio partito perché smetta di preoccuparsi solo di quello che fa Berlusconi e provi a ragionare su cosa serve». «Il Pd e' in una fase un po' sotto choc. Quando abbiamo fatto le primarie molti erano convinti che avremmo vinto, invece credo che abbiamo iniziato a perdere quando abbiamo respinto gli elettori dai seggi. Blindando le primarie le vinci, ma perdi le secondarie. Abbiamo dato l'impressione -ha concluso Renzi- di avere paura della gente ed è una cosa che un politico non si può permettere. Spero che la prossima volta le regole le facciano diverse».

«Mi piacerebbe tanto che l'Italia tornasse ad avere il bipolarismo, con due coalizioni, una di centro destra e un'altra di centro sinistra, che si confrontano. Chi vince governa, chi perde sta all'opposizione. Ormai è da tempo che non è più così», sottolinea il sindaco. Il sindaco di Firenze infine risponde a chi lo critica per aver pubblicato con Mondadori, casa editricie di proprietà della famiglia Berlusconi, il suo libro "Oltre la rottamazione". «Io ci ho fatto un libro, loro ci hanno fatto il governo, non so chi è messo peggio». «Al di là delle battute -ha tagliato corto Renzi- è una grandissima casa editrice, pubblica autori di tutti tipi, non credo sia riconducibile a una polemicuccia politica».


di Vladimiro Iuliano