giovedì 16 maggio 2013
Obiettivo: quello di riuscire a scardinare un sistema basato sulle complicità che ruotano tra assistenti sociali, tribunali, avvocati e case famiglia, dove sono incentrati forti interessi economici che vengono gestiti sulla pelle dei figli. È anche per questo che si è tenuto ieri a Roma una manifestazione per sensibilizzare l’opinione pubblica (e non solo) sulla mancata applicazione della legge 54/2006 sull’affido condiviso. Alcuni padri separati – insieme ad esponenti di Fratelli d’Italia (partito che si è dimostrato particolarmente sensibile alla tematica dei genitori separati) – hanno così deciso di rendere nota una situazione non più sostenibile: «Il sistema – dicono gli organizzatori e, tra loro, Giampaolo Bosi ed Elvia Ficarra candidati per FdI al Comune di Roma - deve cambiare: non è più accettabile vedere padri che vanno a mangiare alla Caritas o peggio ancora bambini rinchiusi in casa famiglia per punire i genitori che non si mettono d'accordo.
I figli sono il bene più prezioso e noi dobbiamo abbiamo il dovere di proteggerli». I candidati di Fratelli d’Italia in Comune di Roma partono da quattro proposte fondamentali: istituzione di una commissione consiliare permanente sull’operato dei servizi sociali con pieni poteri di intervento in tutti i casi segnalati dagli utenti; piena accesso per i genitori separati alle liste per l’assegnazione delle case popolari; interventi immediati a favore di chi si trova senza lavoro a seguito di una separazione; istituzione di un Garante della bigenitorialità con competenze autonome autonome e deliberanti in merito ai procedimenti amministrativi e giuridici in cui e’ coinvolta la pubblica amministrazione nei rapporti tra famiglia e/o singolo minore.
di Gianluca Perricone