Tre medici in campo per curare Sondrio

sabato 11 maggio 2013


In Lombardia si vota a fine mese in 95 Comuni. Oltre a Brescia sono interessati altri due capoluoghi di provincia: Lodi e Sondrio, entrambe le città guidate da coalizioni di centrosinistra. Nella prima si torna alle urne perché il sindaco eletto alle amministrative del 2010 Lorenzo Guerini (53,6% contro Sergio Tadi centrodestra 38,6%) ha scelto il Parlamento. Sciolto il consiglio comunale ha gestito questa fase d’intervallo il commissario prefettizio Vittorio Zappalorto. Per la cura di Sondrio sono invece in lizza tre medici. A Lodi (33mila abitanti) per la carica di Sindaco sono scesi in campo 7 candidati di 17 liste. Ci sono volute due primarie per scegliere il candidato a Palazzo Broletto del centrosinistra. Il 5 gennaio aveva vinto Guerini sindaco dal 2005 fino al 2010 davanti a Paola Rusconi e alle primarie-bis l’ha spuntata l’assessore all’ambiente e all’urbanistica Simone Uggetti appoggiato dall’ex primo cittadino su Silvano Cesani. Le amministrative comunali sono sempre piene di sorprese e di liste civiche.

La particolarità a Lodi è che la candidata del centrodestra( Pdl, Lega Nord, più 3 civiche) è l’ex vicesindaco della giunta Guerini Giuliana Cominetti che è stata per sette anni nella maggioranza di centrosinistra. Un fatto inconsueto ma non ha dubbi il sindaco leghista di Verona Flavio Tosi ,giunto a Lodi per la campagna elettorale «la Cominetti come sindaco può fare bene. Nelle amministrative conta il fattore persona». Contro questa scelta si è dissociato Sergio Tadi, ex Pdl, che ha presentato una lista civica con lo slogan «riaccendiamo la città fuori dai giochi di partito». E il giovane bocconiano Andrea Dardi di Fratelli d’Italia. C’è poi l’incognita Domenico Conia del Movimento 5 stelle, l’organizzatore del meetup “amici di Beppe Grillo”, 47 anni informatico che lavora per una multinazionale. Il portavoce pentastellato sta inondando la Rete con il messaggio «Noi siamo la vera politica». I programmi dei sette candidati non si discostano molto l’uno dall’altro. In Valtellina c’è un favorito di sempre: Alcide Molteni, classe 1952, che è stato sindaco di Sondrio (22mila abitanti) dal 1994 al 2003 e rieletto nel 2008. Un medico di base di lungo corso, essendo arrivato a Lodi alla fine degli anni Settanta come giocatore di calcio. La frammentazione delle liste potrebbe anche in questa circostanza permettere a Molteni a capo di una colazione Pd, Sel e partito socialista di fare il bis.

Altri cinque i concorrenti per 13 liste, con il centrodestra diviso con a capo altri due medici. La Lega Nord presenta Lorenzo Grillo della Berta, un otorinolaringoiatra di 47 anni che sollecita un nuovo modo di amministrare una città in declino. Erano 15 anni dai tempi di Danilo Moltoni che un leghista non si presentava come candidato alla poltrona di Palazzo Pretorio. Il Pdl e le civiche presentano l’oncologo Mario Fiumanò secondo il quale Sondrio deve essere rilanciata ed ha il dovere di fornire servizi per non limitarsi alla dimensione di città-dorimitorio. Occorre ritrovare entusiasmo e sviluppare nuovi rapporti con le aree vicine. Sondrio è situata al centro della Valtellina, a pochi chilometri da Pizzo Bernina di 4.500 metri e con un complesso di montagne come le Alpi Retiche da valorizzare. Si sta mettendo in evidenza anche il giovane imprenditore Matteo Barberi del Movimenti 5 stelle. Rappresenta infine una vecchia bandiera l’avvocato Giuseppe Tarabini, figlio del senatore Eugenio per anni parlamentare dc e fondatore dei Popolari retici.


di Sergio Menicucci