giovedì 9 maggio 2013
Fare il bis e completare, nei prossimi 5 anni, il programma per rendere Brescia una città con meno tensioni sociali, più sicura, al centro dei flussi turistici del Nord, meno inquinata, più solidale per la presenza di migliaia d’immigrati: pachistani, dell’Europa dell’est, 3 mila cinesi. La continuità proiettata nel futuro. Il sindaco uscente Adriano Paroli, avvocato ,classe 1962, si presenta al giudizio dei circa 195mila bresciani con un bilancio positivo della sua amministrazione di centrodestra. E politicamente con un rassemblement composto da Pdl, Lega, Scelta civica di Monti, Udc di Casini. Un esperimento al Nord che , secondo l’ex senatore Giuseppe Valdidatra, «sta riuscendo al Nord e si estende anche a Cinesello Balsamo e Seveso».
Paroli, eletto nel 2008 al primo turno, distanziando di una ventina di punti il suo rivale di centrosinistra Emilio Del Bono, nel gennaio del 2012 si è dimesso da Parlamentare per scegliere di restare a fare il sindaco alla Loggia, non potendo più, per legge, mantenere i due incarichi. Non sarà una sfida facile perché le due coalizioni di centrodestra e di centrosinistra alle ultime elezioni di febbraio erano separate da pochi punti percentuali di differenza e perché è in crescita il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo. La strategia per riconquistare il Comune messa in atto da Paroli prevede una stretta collaborazione di tutte e 9 le liste lo appoggiano, con una novità. Anche il Partito liberale italiano è riuscito, come osserva il coordinatore Marco Bernardi, a raccogliere le firme e i consensi necessari per concorrere alla competizione elettorale. A dare slancio alla coalizione di centrodestra è arrivato l’apporto diretto del leader del Popolo delle libertà Silvio Berlusconi data l’importanza della posta in palio che vede la presenza a Brescia anche di Matteo Renzi e di Beppe Grillo. Le mosse di Paroli (inizio con Comunione e liberazione, poi dc e Forza Italia) sono improntate a rafforzare la squadra e a puntualizzare il programma del prossimo quinquennio.
Un’ulteriore spinta arriva dalla decisione di scendere di nuovo in campo, con una lista civica, da parte di Alessandro Altobelli, il campione del mondo 1982 di Enzo Berazot, l’attaccante di Inter, Juventus,e soprattutto del Brescia, assessore allo sport negli anni Novanta. Impegnata ad alto livello la Lega Nord con il consigliere regionale della Lombardia Fabio Rolfi. Venticinque liste, 10 aspiranti sindaco, 680 candidati a consigliere comunale. Brescia come tutti gli 8 mila comuni italiani guarda con interesse alle decisioni del governo e del Parlamento in materia di Imu sulla casa. Per la città sono 13 i milioni di gettito complessivo. C’è anche un buco nelle casse comunali di 32 milioni da recuperare nel 2013. Lo scontro con gli avversari si concentra anche sul fronte dell’ambiente e dell’inquinamento delle acque e del suolo. Il potenziamento della raccolta differenziata porta a porta, i problemi della mobilità a partire dal Metrobus e dai parcheggi sotto il Castello sono gli altri argomenti di dibattito. Lavoro, sviluppo salute del cittadino sono i temi del programma di Emiliano Del Bono, classe 1965, deputato dell’Ulivo-Margherita per 3 legislature. Nel 2008 è già stato il candidato battuto (non è andato oltre il 35% dei voti( del Pd. Una novità nel panorama politico bresciano è la candidatura dell’avv. 38 enne laura Gamba, portavoce sindaco del Movimento 5 stelle, pescata dal “meet up degli amici di Beppe Grillo”.
di Sergio Menicucci