giovedì 9 maggio 2013
Quella che, fino a qualche settimana fa, sembrava delinearsi come una larga vittoria (magari al primo turno) per il candidato del Partito democratico, rischia di trasformarsi in un "testa a testa" il cui esito - soprattutto in caso di ballottaggio - potrebbe essere impossibile da prevedere.
Secondo l'ultimo sondaggio realizzato da Spincon per Notapolitica.it, infatti, la corsa per la poltrona di sindaco di Roma vede i due candidati maggiori praticamente appaiati a meno di tre settimane dal giorno delle elezioni. In testa, anche se in calo rispetto all'ultima rilevazione (28 aprile), è sempre il candidato del centrosinistra, Ignazio Marino (Pd), appoggiato - oltre che dal Partito democratico - anche da Sinistra Ecologia e Libertà, Centro democratico, Verdi, Partito socialista e dalla lista civica "Marino sindaco".
Nel sondaggio di Spincon, il senatore del Pd raccoglie il 34,3% dei consensi: mezzo punto percentuale in meno rispetto al 34,8% ottenuto una decina di giorni fa. Il trend di Marino, che ha vinto a mani basse le primarie del centrosinistra, è in ribasso ormai da qualche settimana. Soprattutto per effetto delle performance piuttosto fiacche ottenute dal suo partito a livello nazionale dopo la "mezza sconfitta" delle elezioni politiche.
Chi invece sembra riuscire a cavalcare con efficacia un trend nazionale positivo è il sindaco uscente, Gianni Alemanno (Pdl), appoggiato da Popolo delle Libertà, Fratelli d'Italia, La Destra, Movimento azzurri italiani e dalla lista civica "Cittadini per Roma". Il candidato del centrodestra raggiunge infatti il 33,4% e riduce il suo distacco da Marino a meno di un punto percentuale (0,9%). Per Alemanno si tratta di una crescita notevole, superiore ai tre punti, visto che il sindaco nell'ultima rilevazione di Spincon si era fermato al 30%. La partita romana è resa ancora più complicata dalla presenza di due candidati "alternativi" capaci di superare la "doppia cifra".
Marcello De Vito, del Movimento Cinque Stelle, raggiunge il 15,6% ma sembra avvitarsi nella spirale di un trend negativo, perdendo il 3,3% rispetto all'ultimo sondaggio. Dinamica opposta, invece, per Alfio Marchini, che guida la lista civica "Cambiamo Roma" ed è appoggiato anche dalla lista "In rosa". Marchini cresce dello 0,8% rispetto all'ultima rilevazione di Spincon e raggiunge un solido 12,0%.
Molto staccati, infine, i candidati minori. Ce n'è davvero per tutti i gusti: Sandro Medici (Sinistra radicale, Sinistra per Roma, Liberare Roma e Partito Pirata), Alessandro Bianchi (Progetto Roma), Simone De Stefano (Casa Pound e Militia Christi), Angelo Novellino (Italia Reale), Stefano Tersigni (Roma Capitale è tua) Giovanni Palladino (Popolari liberi e forti), Gerardo Valentini (Movimento Cantiere Italia), Edoardo De Blasio (Partito liberale Italiano), Luca Romagnoli (Fiamma Tricolore), Fabrizio Verduchi (Italia Cristiana), Valerio De Masi (Partito Italia Nuova), Gianguido Salenitch (Forza Nuova).
Tutti insieme, questi dodici candidati non riescono a raggiungere il 5% dei consensi (4,7%). Una percentuale che sembra destinata a diminuire ulteriormente con l'avvicinarsi del voto, visto che nessuno di loro sembra in grado di insidiare la pattuglia dei primi quattro. Se De Vito e Marchini lotteranno fino alla fine per assicurarsi il gradino più basso del podio, insomma, la corsa per il Campidoglio è ormai una partita a due tra Marino e un Alemanno in netta rimonta. Con un ballottaggio - sempre più probabile - che rischia di decidersi per un pugno di voti.
di Andrea Mancia e Simone Bressan