sabato 23 marzo 2013
«Invito Marco Travaglio, che ha rivolto contro di me accuse infamanti, ad un confronto tv con tanto di carte alla mano. Per rispondere soprattutto all'accusa che ha lanciato riguardo alla mia nomina di capo antimafia». Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, intervenendo a Servizio pubblico, la trasmissione di Michele Santoro. L'intervento di Grasso si trasformato in una sorta di contraddittorio con il giornalista. «Sarebbe bene che lei si abituasse al confronto - dichiara Grasso rivolgendosi a Travaglio - avere un contraddittorio è una regola di civiltà». E invece Grasso lamenta che durante la trasmissione tv nessuno abbia cercato di difendere il presidente del Senato dalle «accuse infamanti» che gli avrebbe rivolto il giornalista. Travaglio ha replicato dicendo: «Presidente, lei permetterà che ci sia almeno uno che la critica, visto che giornali e televisioni li ha tutti dalla sua parte e suonano il violino per lei». Grasso però non vuole entrare nel merito delle accuse che gli sarebbero state lanciate durante la trasmissione di Santoro ma si limita a ribadire l'invito a Travaglio a partecipare «carte alla mano» ad un confronto tv. Alla fine, però, Travaglio lancia l'affondo a Grasso: «Guardi che è lei che scappa dal confronto e lo ha fatto anche con i suoi colleghi della procura di Palermo».
Il presidente del Senato non risponde e continua a ripetere: «Si abitui al confronto... Non accetto di aprire ora la discussione, anche perché sono stanco dopo una giornata come quella che ho avuto, ma la invito a confrontarsi con carte alla mano». Il guanto di sfida, come lo ha definito Santoro, «è stato lanciato», ora si attende il confronto tv Grasso-Travaglio. Prima Grasso ha accettato l'invito al confronto per lunedì a "Piazza Pulita" (La7), la trasmissione condotta da Corrado Formigli. «Gentile Corrado, accetto volentieri il suo invito in trasmissione per il confronto», scrive Grasso su Twitter. Corrado Formigli ha risposto a sua volta con un tweet: «Il presidente del Senato Grasso accetta il nostro invito lunedì a Piazza Pulita La7 per un confronto aperto e leale con Marco Travaglio». A questo punto, scelta la sede del confronto tv, mancava solo la conferma di Travaglio. Ma il fondatore del Fatto Quotidiano, via Facebook (quasi a voler rivendicare la sua "diversità" anche nella scelta del social network preferito), ha scartato l'ipotesi, rilanciando come sede proprio la trasmissione di Santoro: «Pare che finalmente potrò confrontarmi con Piero Grasso.
Sono anni che aspetto, da quando raccontai le sue gesta palermitane nel libro "Intoccabili" scritto con Saverio Lodato. Gesta che ieri sera da Santoro ho potuto soltanto accennare per assaggi. Appena lo saprò, vi comunicherò data e ora del "duello". Che naturalmente non potrà essere in un altro talk diverso da Servizio Pubblico (tipo Piazza Pulita che si è subito proposta). Sarebbe come se un giornale scrivesse una cosa e la rettifica uscisse da un'altra parte. L'ideale sarebbe un format con un vero faccia a faccia, come ha chiesto Grasso, senza inutili disturbi né pollai. Oppure un duello allargato a qualche testimone dei fatti. Alla Procura di Palermo c'è la fila dei pm che non vedono l'ora di raccontare le imprese del loro ex capo». Televisione, Twitter o Facebook, sarà difficile per i cittadini italiani riuscire ad evitare questo duello rusticano tra professionisti dell'Antimafia.
di Giorgio Alfieri