Che fine ha fatto Berlusconi?

giovedì 7 marzo 2013


Berlusconi, chi è costui, chi l’ha visto? Il Cavaliere è scomparso dalla scena politica e non solo. La quasi vittoria o l’onorevole sconfitta, hanno fatto sì che il Cavaliere tornasse nel dimenticatoio, e ciò perché da un lato la davvero incomprensibile per non dire vergognosa persecuzione giudiziaria, scattata subito dopo il risultato elettorale, dall’altro il richiamo all’ordine del Monarca Napolitano, tramite i buoni uffici del Cerimoniere Gianni Letta, lo hanno indotto a tacere, pena guai molto seri per le sue imprese e per la sua vita. Ma l’Ordine del Monarca riguarda anche il famoso ed ormai divenuto stucchevole “senso di responsabilità”, in modo tale che venga favorito il solito governicchio utile soltanto ai poteri forti, sotto la guida di un personaggio gradito ai grillini. Lo spettacolo è veramente pietoso se non vomitevole, ove si faccia riferimento alle esibizioni delle donne berlusconiane, tipo la Ravetto o la Biancofiore, la prima più diplomatica, la seconda aggressiva, ma entrambe con il compito davvero improbo di convincere il Pd sulla necessità di dar luogo, per il bene del paese ad un governissimo che escluda il vero vincitore delle recenti elezioni, il comico Beppe Grillo.

Il solito inciucio che gli italiani non vogliono, ma che i politici vedono di buon occhio, per chiara bramosia di potere, diretta alla conservazione di tutti quei privilegi che non vogliono abbandonare. In tutto questo, il vero perdente, Bersani, fa la voce grossa sostenendo ad ogni piè sospinto che il vincitore delle elezioni è proprio lui in quanto rappresentante del partito che ha preso più voti e che ha diritto di tentare la formazione di un governo, magari di minoranza. A dir la verità, bisogna ammetterlo, nonostante la sua osservanza cieca alla dottrina stalinista-leninista, chi dimostra in quel partito un minimo di onestà intellettuale è il responsabile economico, Fassina, che ammette la sconfitta e dichiara che bisogna rivotare se non si raggiunge un accordo con Grillo. Viceversa che cosa fa il centrodestra? Invita ancora Bersani ed il Pd ad un accordo che il comunistello ed i suoi seguaci con disprezzo respingono al mittente. Ma come è possibile trovare un accordo con i catto comunisti, se questi non vogliono rinunciare al rimborso elettorale, non vogliono modificare il metodo draculiano di esigere i tributi, non vogliono abolire l’Imu sulla prima casa, non vogliono restituirla ai cittadini che per pagarla hanno esaurito la tredicesima, o si sono indebitati, non vogliono diminuire la pressione fiscale sulle famiglie e sulle imprese? Sulla base di quali riforme potrebbe essere trovato un accordo, se non per modificare la legge elettorale. Se così è, una volta modificata la legge elettorale si consenta nuovamente ai cittadini di esprimere il proprio voto, con l’obiettivo di scegliere un governo che governi.

E se la maggioranza dovesse averla Grillo, in democrazia, si accetti il responso elettorale, e chissà se proprio Grillo ed il suo movimento non sono capaci di far riacquistare alla politica, la forza e la moralità necessarie per la ripresa di un paese, l’Italia, che è sempre grande per tradizione e genialità dei suoi abitanti, a dispetto di una Europa nemica dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, egemone e serva della Germania. Certo, allo stato, uscire dall’Euro sarebbe una tragedia, ma qualcuno, per cortesia, può far mente locale sul disastroso periodo prodiano durante il quale fu accettato un cambio assolutamente sproporzionato con il valore della lira? Gli italiani il giorno dopo si sono accorti del disastro alimentato dalla selvaggia speculazione, a tutto vantaggio di quei paesi, tipo la Germania che godevano di una moneta forte. Per favore, basta pagliacciate. Gli italiani devono riappropriarsi della sovranità perduta, o meglio svenduta.


di Titta Sgromo