sabato 23 febbraio 2013
«Vorrei che il prossimo presidente della Repubblica fosse un abruzzese». Così Gaetano Quagliariello ospite a Omnibus su La7, candidato per il Pdl in Abruzzo, sottolineando che «se si fosse introdotta l'elezionediretta del Capo dello Stato si sarebbe messo un po' di sangue nelle vene nella politica». Alla domanda se si riferisce all'ex presidente del Senato,Franco Marini, Quaglieariello replica: «C'è anche un altro abruzzese, pensateci bene...». Un altro abruzzese doc è Gianni Letta, in passato indicato da Silvio Berlusconi come possibile candidato al Colle. «Credo che molti candidati delle liste di Grillo provengano dall'estrema sinistra, centri sociali e no tav – spiega poi Quaglieriello a Tgcom24 - Che qualcuno di sinistra possa votare Grillo lo si capisce dalla composizione delle liste.
Il dialogo non si nega a nessuno, ma la nostra è una proposta di governo alternativa alla sinistra e noi vogliamo governare da soli. L'unica forza che puo' superare la sinistra di Vendola e Bersani è il movimento nato attorno a Berlusconi». Sugli scenari post voto, Quagliariello ha aggiunto: «Una vittoria di Bersani con la ruota di scorta di Monti sarebbe una continuità con la miseria della nostra economia. Noi contiamo sull'intelligenza dei nostri elettori, non crediamo al popolo bue». «Il problema dell'amministrazione della giustizia a Bari è più serio e ampio di quanto sin qui si è voluto rappresentare», aggiunge Quagliariello. «Nel capoluogo pugliese la necessaria distanza tra il potere giudiziario e la politica si è troppo spessoridotta fino ad annullarsi, e in tal senso una foto può essere anche una metafora. Il Csm non può continuare ad affrontare il “caso Bari” con uno strabismo che francamente, ormai da molti mesi, sta accrescendo sempre più la sfiducia dei cittadini nei confronti della giustizia e della sua indipendenza»
di Ennio Barzetti