Beppe Grillo e l'Ipad ipocrita

martedì 12 febbraio 2013


L’altro giorno, tardo pomeriggio, chiacchieravo con il mio figlio più piccolo tenendo accesa, in sottofondo, la tv che stava trasmettendo (Sky) il comizio di Beppe Grillo a Belluno. Sì, lo ammetto, la situazione sarebbe da denuncia a Telefono Azzurro, ma mi appello alla assoluta involontarietà della cosa e alla innegabile intelligenza del mio erede che si è ben guardato dal seguire la performance televisiva del comico ligure.

Quest’ultimo, dal canto suo, ha sfoggiato anche sul palco del capoluogo veneto il consueto canovaccio di certo non traboccante di proposte ma zeppo di proteste contro tutto e tutti.

Eccolo il comico genovese, istigare alla rivolta contro tutto quel “potere” che non sia il M5S. E lo fa da dietro le lenti di un paio di occhiali da vista grazie alle quali riesce a sbirciare lo schermo di un iPad che tiene nelle mano destra. Nel rivedere le immagini di qualche anno fa nelle quali Grillo distruggeva un computer ci viene quasi da sorridere…

Oggi, invece, eccoci all’uso sul palcoscenico di un iPad… Si potrebbe malignamente pensare che, dallo schermo firmato Apple, Grillo abbia (in diretta) gli spunti per il proprio show: ma non è che (e lo chiediamo altrettanto malignamente) che Casaleggio riesce ad arrivare fino a questo punto? A dettare, cioè,seduta stante, le battute allo showman ligure? Il quale, pur di fingere una coerenza contro tutto ciò che simboleggia la presunta nocività dei potentati economici, ha pensato di camuffare uno dei simboli della mela Apple – posto sul dorso, appunto, degli iPad – con un adesivo del suo movimento. E’ un po’ come contestare contro chi è solito condurre un’autovettura perché la stessa potrebbe inquinare l’ambiente, e poi mimetizza il proprio Suv appiccicandoci su un po’ di muschio, residuo del presepe dell’ultimo Natale.


di Gianluca Perricone