giovedì 10 gennaio 2013
Una testata giornalistica da prendere in considerazione come un esempio che non può non essere seguito. Basta leggere qualche pagina e si capisce che chi vi scrive su niente e nessuno teme. Quella redazione non ha un padrone (e di questo fa bene a vantarsene) né un partito che ne detta i contenuti editoriali. I giornalisti che riempiono quotidianamente quelle pagine affrontano ogni giorno i rischi del puro giornalismo d'inchiesta: l'approfondimento, del resto, è nel loro dna, una caratteristica fondamentale del loro modo di essere. E, attenzione, guai a parlare di “macchina del fango”, giustificazione di bassa lega adottata da chi teme le vere inchieste (appunto giornalistiche) sul proprio conto e sul proprio modus operandi. Bene. Ora però mi chiedo come mai “Il Fatto Quotidiano” dedicò parecchie pagine all'inchiesta sul porto di Imperia e, soprattuto, agli indagati, in primis Claudio Scajola e Francesco Bellavista Caltagirone; e, altrettanto, mi chiedo altresì come mai lo stesso quotidiano ha dedicato soltanto una “breve” in undicesima pagina per comunicare ai propri lettori dell'avvenuta archiviazione delle accuse contro i due. È solo una curiosità (non di inchiesta).
di Gianluca Perricone