giovedì 3 gennaio 2013
Sono molteplici i fattori che stanno determinando il calo del numero delle compravendite, ma sicuramente quello che più pesa è l’attacco alla proprietà immobiliare che da ormai un anno viene portato da mezzi di informazione, anche pretesemente tecnici. «Il vezzo di molti Centri studi – ha rilevato Paolo Righi, Presidente nazionale Fiaip – è quello di analizzare l’investimento immobiliare nel breve periodo, parametrandolo ad un investimento azionario, mentre un’attenta analisi del medio-lungo periodo, dimostra come l’unico investimento che tutela i risparmi delle famiglie italiane è proprio quello fatto nell’immobiliare». «Oggi – ha detto ancora Righi – il mercato immobiliare offre molte opportunità che andrebbero colte, sia dagli investitori che dalle famiglie.
Continuare a diffondere dati parziali non aiuta di certo il mercato a ritrovare quella fiducia nel futuro di cui tutti abbiamo bisogno». Fiaip chiede alle forze politiche di non dimenticare che il settore immobiliare rappresenta il 20% del Pil e che disincentivare il settore vuole dire gettare sulla strada centinaia di migliaia di lavoratori autonomi e dipendenti. «Le forze politiche di maggioranza – ha sottolineato poi il Presidente della Fiaip – hanno abbandonato il comparto dell’immobiliare, che purtroppo oggi viene visto esclusivamente come il bancomat con cui ripianare il buco di una spesa pubblica ancora fuori controllo. Mentre è proprio dall’immobiliare che deve ripartire la crescita del nostro Paese, mediante azioni volte a favorire l’investimento immobiliare e la locazione. La Spagna ha recentemente liberalizzato il mercato delle locazioni: auspichiamo che anche il nostro Governo possa finalmente agire in questo senso, liberandosi da tutti i condizionamenti ideologici che da sempre hanno ingessato il mercato della locazione».
(*) Presidente Confedilizia
di Corrado Sforza Fogliani