Antisemitismo a Venezia

mercoledì 2 gennaio 2013


Un primo dell’anno all’insegna dell’anti semitismo di matrice islamista a Venezia. Ma la notizia rimbalza in Italia solo grazie ai media israeliani, come “Israel National News” che nel suo sito internet stamani alle 9.28 parlava, in un articolo di Tzvi Ben Gedalyahu, di questo ancora incerto episodio. L’articolista riferiva genericamente di “una banda di arabi” che «ha brutalmente aggredito uno studente americano ebreo di una yeshiva in visita con la famiglia a Venezia». Secondo il sito informativo israeliano «lo studente ha perso i sensi quando, passeggiando a tarda notte nel centro della città, è stato assalito da sconosciuti». Sembra che un gruppo di 15 giovani arabi si sia avventato su di lui, lo abbia trascinato in un angolo buio e dopo calci e pugni qualcuno abbia tirato fuori anche dei coltelli.

Lo studente a sua volta avrebbe perso conoscenza ma si sarebbe salvato perchè gli aggressori sarebbero fuggiti quando un passante vedendoli ha chiamato la polizia e i medici. Gli inquirenti ieri avrebbero anche aperto un'indagine, ma degli assalitori, per ora, nessuna traccia. In Italia solo nel 2012 ci sono stati almeno 70 episodi di antisemitsmo che vanno da aggressioni come quella appena descritta a graffiti sui muri e profanazioni di tombe e cimiteri ebraici. Secondo il Cdec di Milano, cioè il centro di documentazione della comunità ebraica locale che sta monitorando queste cose nel “progetto Dreyfus”, la recrudescenza di simili episodi sarebbe dovuta, oltre all’odio tradizionale di alcuni immigrati di fede musulmana estremista, anche alle stupide battute di alcuni politici e personaggi televisivi o della cultutra italiani, da Grillo a Berlusconi passando per lo scienziato Odifreddi. I quali con le loro barzellette o affermazioni a effetto danno l’idea che il razzismo o l’anti semitismo possano essere categorie dello spirito su cui ci si può scherzare sopra.

L’episodio di Venezia, se sarà confermato in queste modalità, ricorda sinistramente analoga vicenda svoltasi qualche tempo fa a Tolosa nella scuola di Ozar Hatorah. Quella già protagonista della strage messa a segno da Mohamed Merah. In quel caso lo studente ebreo era in treno e soltanto l'intervento di un passeggero e dei controllori del treno aveva fermato il pestaggio. Sia come sia in Europa da troppo tempo si aggira il fantasma dell’anti semitismo e la crisi purtroppo non aiuta, visto che gli spargitori di odio contro le varie “lobby ebraiche” cercano anche su internet di dare la colpa a queste entità fantomatiche per una povertà invece provocata dall’insipienza e dalla tendenza al latrocinio dei rispettivi politici e governanti.


di Dimitri Buffa