sabato 17 novembre 2012
Se per le primarie il centrosinistra mobilita i “Fantastici 4” con Silver Surfer, il Popolo della Libertà risponde con la Justice League. Meno uno. Sono infatti sei finora i nomi dei papabili alla carica di segretario del partito. Uno in meno del manipolo di supereroi dell’americana Dc Comics: Superman, Batman, Aquaman, Flash, Lanterna Verde, Martian Manhunter e Wonder Woman.
Chi sono i mantellati? In pole position c’è Angelino Alfano, che segretario lo e già e punta ad una riconferma quanto più possibile bulgara, per scongiurare spaccature in un partito ormai al minimo storico nel gradimento degli italiani. Dopo di lui l’avvocato Gianpiero Samorì: il rampante imprenditore emiliano, già ribattezzato dalle cronache il “Berlusconi di Modena”, è al momento il più quotato tra i «dinosauri» che il Cavaliere aveva promesso avrebbe tirato fuori dal cilindro per risollevare le sorti del Pdl. Segue la pasionaria rottamatrice Daniela Santanché: tifosissima delle primarie, nei giorni scorsi è stata protagonista di un aspro battibecco con il segretario Alfano circa le regole e le modalità di svolgimento delle consultazioni. E c’è anche Alessandro Cattaneo, 33 anni, sindaco di Pavia dal 2009, giovane leader dei Formattatori, che per sostenere la sua candidatura fa appello al «20% di elettori delusi perso per strada».
Ad «agitare un po’ le acque»(parole sue) delle primarie Pdl ci pensa anche il piemontese Guido Crosetto, già sottosegretario alla Difesa. E a chi gli chiede se intenda fare davvero sul serio, risponde: «e secondo voi mi candiderei per fare una cosa finta? Guardate che per me saranno “uccelli per diabetici”, mica una passeggiata». Così twittava domenica scorsa il “Gigante di Marene”. Last but not least, l’ex ministro della Gioventù Giorgia Meloni. Il suo nome è la grande incognita della vigilia, nonostante lei stessa sia stata tra le prime a parlare di primarie per il Popolo della Libertà, giudicate un passo necessario anche nel caso di una ricandidatura di Silvio Berlusconi. Secondo il movimentato retroscena dipinto ieri l’altro dal Giornale, Meloni sarebbe fermamente intenzionata a scendere in campo, ma dovrebbe fare i conti con l’ostruzionismo degli ex colonnelli finiani, Gasparri e La Russa fra tutti, intenzionati a far sì che tutto il blocco ex An faccia quadrato attorno ad Alfano. E ci vuole proprio una “Donna Meraviglia” per superare indenne un ostacolo simile.
Eccola, dunque, la Justice League of Liberty al (quasi) gran completo. Al lettore il compito di abbinare come più gli aggrada politici e personaggi dei fumetti. Ci sarà tempo fino a lunedì prossimo per sancire definitivamente l’ufficialità delle precandidature: qualcuno potrebbe aggiungersi alla lista (si parla, tra gli altri, del critico d’arte e già sindaco di Salemi, Vittorio Sgarbi, o addirittura di Alfonso Luigi Marra, l’avvocato-scrittore complottardo noto ai più per gli spot televisivi delle sue fatiche letterarie con una discinta Sara Tommasi), e qualcun’altro potrebbe decidere invece di tirarsi indietro all’ultimo momento. Come ha già fatto Giancarlo Galan: ritiratosi dall’agone, l’ex ministro delle Politiche Agricole ha dichiarato di voler sosterere Cattaneo. Una cosa però è già certa: dopo l’addio del Cav, tutti sono curiosi di sapere chi sarà il prossimo ad indossare il mantellino di Superman.
di Luca Pautasso