Napoli ha un buco che vale un miliardo

martedì 16 ottobre 2012


Napoli non si fa mancare niente: il disastro politico e finanziario dell’amministrazione comunale (ci vorranno dieci anni per ripianare il rosso di un miliardo delle casse gestite per una quindicina d’anni da Antonio Bassolino e Rosa Russo Jervolino e ora dall’ex pm Luigi De Magistris), il sequestro di documenti in Regione dei bilanci dal 2008 al 2012 e sulle spese dei consiglieri, l’alluvione che ha trasformato in inferno (un fiume d’acqua) la stazione della metropolitana di piazza Garibaldi, la Riviera di Chiaia parallela al lungomare, il centro direzionale con i sottopassi di Fuorigrotta, la periferia industria di Napoli- Est, la spianata dell’ex Italsider di Bagnoli. Un pericolo che potrebbe ripetersi ad ogni temporale ammette il sindaco perché «per le fognature ci vorrebbe un piano straordinario d’investimenti mentre noi non ne abbiamo alcuno, anzi ci tagliano i fondi ordinari».

Un ottobre nero, disgraziato partito con la raffica di certificati di malattia dei macchinisti della Circumvesuviana che hanno reso più pesante lo sciopero dei trasporti (metro, funicolari, Cumana, Vesusiana) e proseguito con la denuncia del Cardinale Sepe e della Conferenza Episcopale campana sul rischio di infiltrazioni malavitose nelle feste religiose. Il caso è scoppiato quando a Barra uno dei carri dei “ Gigli” è stato demolito perché apparteneva ad una famiglia di camorra ed era stato costruito con il soldi delle estorsioni. Malavita organizzata presente su tutto il territorio e che assolda giovani killer(in funzione di vedette di ronda armata) che sparano contro la polizia come avvenuto durante il blitz antidroga nel Parco Monaco, presso Corso Europa rione controllato dal clan Amato-Pagano (scissionisti).

Sbocchi clamorosi si attendo dal processo in corso al Tribunale penale contro la famiglia Iorio, imprenditori della ristorazione accusata di riciclaggio; processo nel quale è accusato di favoreggiamento personale l’ex capo della squadra mobile Vittorio Pisani, considerato uno dei più brillanti investigatori delle forze dell’ordine.

Risultati di rilievo hanno portato le indagini sulle false invalidità: arrestate 260 persone, sequestrati beni mobili e immobili per un valore  che supera i 10 milioni di euro. E tra gli arrestati c’è Immacolata Attanasio colta in flagranza mentre ritirava la pensione d’anzianità (600 euro) del padre morto da 13 anni.

L’ultimo prodotto della camorra spa a Scampia-Secondigliano è il riciclaggio del denaro ricavato dalla droga che viene ripulito con le puntate nelle agenzie di scommesse. Il meccanismo è semplice: l’uomo dei clan avvicina il giocatore che ha una bolletta vincente, lo paga cash, si prende lo scontrino e si gira un assegno da tenere in casa per dimostrare che quel tesoretto in banca è frutto di un colpo di fortuna.

All’arrivo a Napoli dei due ministri Paola Severino e Annamaria Cancellieri il Prefetto ha fatto trovare la mappa aggiornata dello spaccio, dalla quale si evince che è mutato il quadro geografico delle piazze di smercio anche a seguito del forte contrasto dell’intelligence di polizia e carabinieri sulle rotte degli stupefacenti. Per affrontare l’escalation della criminalità sono arrivati in città 200 uomini di rinforzi. Saranno inoltre abolite le vele ed effettuato il censimento degli occupanti abusivi.


di Sergio Menicucci