martedì 26 giugno 2012
Alla fine il dubbio è sempre quello: cosa ha in mente Silvio Berlusconi? Chi lo ha incontrato in questi giorni lo ha descritto a volte indeciso sul da farsi, altre come pronto a tutto. Entrambe le descrizioni sono indice di come il Cavaliere sia aperto a qualunque ipotesi sul futuro del centrodestra. Ivi compresa quella delle ormai famigerate liste civiche di supporto al Pdl. Un’ipotesi coltivata finora solamente dai diretti interessati (Daniela Santanchè, solo per fare un nome) e dalla grande stampa nazionale. Ma, qualora fosse reale, colliderebbe, per prospettiva politica e tempistica, con le primarie lanciate in grande stile da Angelino Alfano. E suffragherebbe le voci che accreditano i due leader azzurri in disaccordo sul da farsi. “Le elezioni primarie si faranno il prima possibile, tra fine settembre e inizio ottobre – ha fatto sapere il capogruppo del Pdl a Palazzo Madama, Maurizio Gasparri - Condivido la necessità di un cambiamento generazionale che Berlusconi non ha voluto solo condividere, ma addirittura promuovere”. Gasparri si affretta a smentire qualunque ipotesi di progetti paralleli al partito: “Berlusconi è il presidente del Popolo della libertà, non ha bisogno di liste civiche. Il discorso che Berlusconi sia a capo di una lista civica è un’ipotesi inesistente”.
Significativamente, due calibri da novanta del “cerchio magico” di Alfano hanno concesso interviste con le quali hanno rilanciato le primarie. Se per cementare il sodalizio tra Berlusconi e Alfano o per fermare iniziative eterodosse dell’ex premier è oggetto dell’arrovellarsi dei retroscenisti. “Abbiamo eletto Alfano segretario su indicazione di Berlusconi - spiega l’ex ministro Raffaele Fitto - E aggiungo: pochi giorni fa, tutti insieme, abbiamo deciso di varare le primarie”. Fitto puntualizza che “Berlusconi non sta mettendo in discussone nulla di tutto ciò”, motivo per il quale nessuno può immaginare di mettere in discussione lui”. Gli fa eco un altro ex componente dell’ultimo governo di Centrodestra, Mara Carfagna. Il cui tono è tuttavia più interlocutorio: “Escludo una rottamazione del Pdl. Rincorrere Grillo sul terreno delle liste civiche sarebbe rispondere alla superficialità con superficialità. Non credo che Berlusconi voglia commettere questo errore”.
Insomma: se realmente la strada che ha in mente il Cav va in direzione delle liste civiche, ne vedremo delle belle.
di Pietro Salvatori