Perché Finmeccanica è sotto attacco

sabato 9 giugno 2012


È possibile che Finmeccanica possa valere tra i 5,5 ed i 6 miliardi di Euro mentre il gruppo Della Valle 5 miliardi tondi tondi? Questo non è razzismo produttivo: l'azienda che produce armamenti ed è proprietaria di migliaia di brevetti dovrebbe valere quasi 50 miliardi, mentre nessuno dovrebbe mettere in discussione il valore dell'azienda di Della Valle, che certamente s'aggira sui 5 miliardi. Ad essere sottostimata è Finmeccanica, perché qualcuno pare stia lavorando per farla acquisire da un gruppo francese al prezzo più basso possibile.

Così Finmeccanica, azienda del popolo italiano, finisce sotto la lente d'ingrandimento di varie procure. E i magistrati, invece di comprendere che l'azienda da lavoro a migliaia di persone ed è tra le poche che concorrono al Pil nazionale, pensano bene d'indagare i vertici della società. L'amministratore delegato di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, viene raggiunto da avviso di garanzia. La politica chiede all'ad di dimettersi, lui non schioda dall'incarico. In molti fanno notare che, qualora si dimettesse, tutte le accuse finirebbero in soffitta. È evidente che Orsi, uomo a metà tra la Lega di Maroni e Cl di Formigoni, rappresenti il capro espiatorio di chi vuole dimostrare che Finmeccanica è marcia, non serve all'Italia e va venduta al primo che la vuole. A questo punto Orsi farebbe bene a dimettersi, così eviterebbe il fuoco incrociato e, soprattutto, dimostrerebbe che l'obiettivo è Finmeccanica e non il suo vertice. Infatti, da quando l'azienda è nel mirino di oscure macchinazioni politiche, giudiziarie e giornalistiche, la vendita di navi (Fincantieri) e armamenti s'è dimezzata. Soprattutto, sembra i dignitari di tanti paesi extra Ue evitino sempre più spesso d'avvicinarsi ai prodotti Finmeccanica, e per timore di recare dispiacere alle forze sovranazionali che predicano la svendita del colosso italiano. Ma se ora vendessimo Finmeccanica, ed in buona compagnia di Eni, Snam, Enel... cosa ci rimarrebbe?

Per condire meglio l'intrigo Finmeccanica, magistratura e giornali mettono in mezzo anche lo Ior (Istituto opere religiose): ingrediente che dai tempi del Banco Ambrosiano s'è sempre rivelato utile a sottrarre credibilità a gruppi industriali e bancari. «L'idea che io abbia affidato alla custodia del dottor Ettore Gotti Tedeschi documenti di Finmeccanica relativi a indagini giudiziarie, contratti in India o Panama, è farneticante», afferma il presidente e amministratore delegato di Finmeccanica. Ma le notizie sulle perquisizioni all'ex presidente Ior mettono in mezzo proprio il colosso italiano. Finmeccanica risulta quotidianamente tra i titoli principali, anzi il migliore col suo +2,70%, seguito da Tod's (azienda di Della Valle, grande amico dei francesi) che sale dell'1,76%.

Intanto s'appalesano nuovi licenziamenti in Fincanitieri e Finmeccanica, causati dal blocco delle attività aziendali, in gran parte cagionato dal polverone giudiziario. Ma se gioielli di Finmeccanica, come Ansaldo Energia e Ansaldo Sts, subissero ora dei danni irreparabili, il mantenimento in Italia delle capacità ingegneristiche e industriale diverrebbe precario. Così cederemmo a basso prezzo al nemico d'Oltralpe decine di migliaia di brevetti industriali, strategici nel militare come nell'energetico.


di Ruggiero Capone