Babele governo sugli statali

martedì 5 giugno 2012


È scontro aperto nel governo, e chi ci capisce è bravo. A cominciare dal braccio di ferro tra il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, e il titolare della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, sulla modalità di licenziamento dei dipendenti statali. Alla Fornero, che chiedeva parità di trattamento tra pubblico e privato, ha replicato ieri Patroni Griffi, liquidando la collega con un secco «deciderà il Parlamento». Così il ministro del Lavoro si è trovata a dover chiarire: «Auspico che ci sia il più possibile parità di trattamento tra i lavoratori del pubblico impiego e quelli del privato, non ho mai detto che voglio licenziare». 

Ma Fornero non è l'unica a dover fare marcia indietro sulle proprie dichiarazioni. Anche il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, è stato costretto a correggere il tiro sugli annunciati interventi a favore del merito nell'imminente riforma della scuola, che avevano fatto inviperire sinistra e sindacati: «Impegniamo qualche decina di milioni per le misure a favore dell'eccellenza e più di un miliardo per la scuola di tutti» ha assicurato Profumo.

Non ha le idee chiare nemmeno Corrado Passera, ministro dello Sviluppo Economico: il suo "decreto crescita", infatti, somiglia una rifrittura del solito assistenzialismo di stato.


di Redazione