martedì 8 maggio 2012
L'Azienda Sanitaria Locale - Roma C non è tenuta a pagare la tassa di concessione governativa relativa ad utenze telefoniche aziendali intestate all'Asl stessa.
Così ha deciso la Commissione Tributaria Provinciale di Roma, con una sentenza senza precedenti riferita ad un'Azienda sanitaria locale. A seguito della notifica di dieci cartelle esattoriali emesse dall'Agenzia delle Entrate per importi rilevanti, relative al presunto mancato pagamento da parte dell'Azienda Usl Roma C della tassa di concessione governativa relativa ad utenze telefoniche aziendali, l'Ufficio Legale della Asl ha richiesto un parere all'avvocato Gaetano Longobardi, esperto in materia tributaria-fiscale. Il quale, dopo aver esaminato la questione, ha deciso di impugnare, mediante ricorso, le cartelle esattoriali chiedendone l'annullamento. Una decisione destinata ad avere un'importante risonanza soprattutto perché costituisce un precedente unico in ambito di sprechi della sanità e emblematico dell'atteggiamento tenuto dall'Agenzia delle Entrate, che troppo spesso, arroccata a posizioni burocratiche e ad una condotta che potrebbe essere superata dal buon senso, costringe, in questo caso un'amministrazione pubblica, ma - stante gli ultimi fatti di cronaca - numerosi cittadini, a difendersi per far valere le proprie ragioni. Sostanzialmente, Longobardi ha sostenuto sia nel proprio ricorso che tra i soggetti esentati dal pagamento della tassa oltre alle amministrazioni dello stato e gli enti pubblici a loro equiparati ai fini fiscali, così come anche previsto dalla Circolare della Direzione regionale del Lazio dell'Agenzia delle Entrate del 17 luglio 2001 vi siano le Aziende Usl equiparate alle amministrazioni dello stato. Inoltre, anche non volendo sposare tale tesi, non si può non tenere in considerazione e fare riferimento all'art. 18 della Convenzione Consip stipulata con l'operatore l'operatore telefonico, secondo il quale «sono a carico del fornitore tutti gli oneri tributari e le spese contrattuali ad eccezione di quelli che fanno carico a Consip e/o alle amministrazioni o enti contraenti per legge». La Commissione Tributaria provinciale di Roma, modificando il proprio orientamento in materia, ha quindi sostanzialmente assimilato, per la prima volta, un'Azienda sanitaria locale ad un Ente locale o comune, applicando pertanto anche alle Asl,la disciplina tributaria-amministrativa riservata solo alle amministrazioni dello stato, strettamente intese, almeno per quanto concerne l'applicabilità della tassa di concessione governativa.
di Gianluca Perricone