domenica 6 maggio 2012
La montagna ha partorito il topolino. Il rapporto Giarda ritiene che la spesa da tagliare sia di 80 miliardi, ma per ora si limita a farne per 4,2 miliardi. In pratica, su una spesa complessiva di 800 miliardi il governo pensa di poterne rivedere il 10%, ma per fa risparmi del solo 0,5%. E per fare questi tagli irrisori il governo di dotti, medici e sapienti costituisce un comitato interministeriale per fare una ricognizione sulla spesa inefficiente avvalendosi di tre supercommissari. Tre nuovi tecnici: Bondi, Giavazzi ed Amato. Una storia ingarbugliata che mi ricorda quella di una famiglia italiana.
Una famiglia indebitata da un padre fumatore, beone, giocatore
di videopoker e gratta&vinci che, dopo anni di litigi con
moglie e figli, viene messo obbligato a tagliare le spese. In
questa famiglia la moglie è sull'orlo della depressione, da anni
sgobba in casa, va a fare le pulizie per guadagnare qualcosa e
ripianare le spese folli del marito. I figli quando possono
lavorano come camerieri per comprare libri e quaderni. Il padre
dice che la situazione è difficile e i sacrifici fatti fin'ora non
bastano. Fa una tiratina d'orecchi ai figli bamboccioni che non
vanno benissimo a scuola: la professoressa ha detto che si
addormentano sul banco e rischiano di essere bocciati, ma fare il
cameriere è stancante e certe mattine ti si chiudono proprio gli
occhi. Dice alla moglie che non si cura, non è più bella come una
volta e non cucina come prima.
Lei gli ricorda che se lui consuma anche i soldi che lei guadagna
facendo le pulizie, è logico che non bastano a fare la spesa, i
ragazzi non possono mangiare solo pasta e patate a pranzo e zuppa
di latte a cena. Il padre dà la colpa al ragioniere che gli ha
imposto un patto di bilancio per rientrare dai debiti. Bisogna che
i ragazzi rinuncino ai biscotti nel latte perché lui ha bisogno di
mangiare carne tre volte a settimana, altrimenti non rende sul
lavoro e rischia di essere licenziato. La situazione lì non è
semplice, si è beccato un po' di richiami per essere arrivato
diverse volte in ritardo, qualche volta ha cercato di truccare gli
orari del cartellino e una volta l'hanno beccato un po'
brillo.
Da tempo dice che una soluzione ci sarebbe, basterebbe una vincita
al videopoker per immettere un po' di liquidità nel bilancio
familiare, ma è alquanto improbabile. L'alternativa è quella di
chiedere un altro prestito ai vicini che però iniziano a pretendere
interessi più alti. Lui li chiama speculatori, strozzini,
addirittura fascisti finanziari, ma in realtà è gente che lo vede
sempre alle macchinette del bar e ormai non si fida più delle sue
promesse. Il papà vede la famiglia sfracellarsi, capisce che
l'unica soluzione è tagliare un po' di sprechi e quindi riunisce
tutti in salotto per fare una spending review. Moglie e figli
aspettano di essere interpellati, sanno come e dove risparmiare,
sanno che il papà dovrebbe smettere di bere, giocare, fumare e
dovrebbe vendere la spider.
Ma lui da quell'orecchio non ci sente, fa un discorso in cui dice
che non vuole fare tagli draconiani. Ha deciso che 5 euro è il
massimo che può risparmiare dalle sue spese mensili di 1000, lo
0,5%, più di quello proprio non può. Per evitare di fare errori
chiede aiuto su come tagliare questi 5 euro a tre amici che
frequenta al bar: un commercialista, un insegnante ed un avvocato
azzeccagarbugli. Gli esperti del bar decidono che per quella cifra
si può risparmiare al massimo una birra, una birra al mese. Il
babbo riunisce la famiglia, dice che è costretto ad un taglio duro,
ma la sua responsabilità gli impone di dare il buon esempio e
pertanto rinuncia ad una birretta a metà mese. Ora che ha eliminato
gli sprechi e dato il buon esempio potrà continuare a scorazzare
con lo spider, fumare, giocare al videopoker e bere birra tutti i
giorni meno che uno. Potrà continuare a chiedere ulteriori
sacrifici a mogli e figli, ma sempre per il bene della
famiglia.
di Luciano Capone