L'Imu raddoppia. Anzi, quadruplica

martedì 24 aprile 2012


Il mattone non è più un bene di rifugio. Nel programma del professor Monti si vorrebbe orientare gli italiani a non investire in case, soprattutto a cercare di non legare più la propria vita lavorativa al risparmio per realizzare investimenti immobiliari. Invece della prima casa una coppia dovrebbe puntare alla finanza creativa ed ai più occidentali investimenti mobiliari archiviando l'immobiliare? Per cambiare le abitudini degli italiani, che per l'80% sono proprietari di case, il governo ha rincarato le imposte sugli affitti, le imposte sulle case in senso lato, ed ha pensato ad un catasto patrimoniale rigorosamente aggiornabile per incremento di valore. In poche parole, per il catasto una casa potrà sempre e solo aumentare di valore. Ergo, gli aggiornamenti catastali non terrebbero mai conto del decremento di valore che ha colpito il settore immobiliare.

Si tratta d'una guerra all'investimento immobiliare, per spingere il risparmiatore a privilegiare azioni e obbligazioni. Così la riforma del catasto prevede meccanismi di adeguamento periodico dei valori e delle rendite delle unità immobiliari urbane: meccanismo che alimenterebbe nel tempo dei valori falsati. Per esempio, i parametri di mercato che verrebbero catastalmente utilizzati nel 2012, sarebbero quelli del 2011: determinando di fatto una definizione del valore patrimoniale (e della rendita) sul periodo che ha preceduto la stagnazione del mercato immobiliare. «La proposta di riforma del vigente catasto è con la sostanziale riproposizione dell'anacronistico modello del 2006, già respinto dal Parlamento», rileva il presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani. Nello schema di proposta, secondo Confedilizia, «c'è un buco enorme: non è prevista la possibilità di impugnare nel merito le tariffe d'estimo, atti generali impugnabili quindi solo per motivi di legittimità, nonostante su di esse si basi l'attribuzione della gran massa delle rendite catastali». «Se il Governo intende deliberatamente escludere il controllo di merito - nota Sforza Fogliani - che è quello che interessa e conta, sulle rendite delle case, lo dica apertamente. Ma abbiamo fiducia che il Parlamento non potrà accettare di mettere un'altra pietra tombale sullo stato di diritto».

Così solo una sommaria informazione, una poca attenta lettura dei provvedimenti, può farci dire che «ora ci sono due Imu». Sugli immobili pesano tasse statali, regionali, provinciali e comunali: e l'Imu bis verrebbe applicato dai comuni per garantire risorse agli enti locali per la realizzazione di opere pubbliche. Paradossalmente in alcuni comuni potrebbero pesare 5 Imu, mentre su tutti gli altri solo 4. »L' imposta di scopo è già vigente dal 2007 nel decreto fiscale sono solo state introdotte modifiche di coordinamento con la disciplina dell'Imu», afferma una nota del ministero dell'Economia, intervenendo sul tema delle novità normative dell'imposta di scopo, da alcuni definita Imu-bis. Ad applicarla al momento sarebbero solo 20 comuni, suscettibili di raddoppiarsi entro giugno.

«L'imposta di scopo - spiega il ministero - è stata introdotta nell'ordinamento tributario italiano dalla Finanziaria del dicembre 2006 e sin dal 2007 i comuni italiani hanno avuto la facoltà di istituire questa imposta per contribuire al finanziamento di specifiche opere pubbliche. L'imposta si applicava sulla base della disciplina dell'Ici con un'aliquota massima dello 0,5 per mille e per un periodo massimo di 5 anni. Nel 2011, il decreto legislativo n. 23 sul federalismo municipale, all'articolo 6, ha confermato l'impianto normativo del tributo demandando ad un provvedimento di attuazione la definizione di regole per l'estensione a 10 anni del periodo massimo di applicazione dell'imposta e per l'individuazione di ulteriori opere da finanziare, eventualmente anche per intero, con il gettito. Il decreto fiscale in corso di conversione - continua il ministero - ha apportato alcune modifiche alla disciplina dell'imposta di scopo vigente dirette esclusivamente a coordinarla con quella della nuova Imu che ha sostituito l'Ici. Per effetto di queste modifiche i comuni potranno scegliere di istituire l'imposta. Ovvero, nel caso in cui l'avessero già introdotta, potranno continuare ad applicarla adeguandola all'Imu. Ad oggi risulta che solo 20 comuni hanno istituito l'imposta di scopo esercitando la facoltà». Volgarizzando le parole ministeriali: i soldi per gli sgravi fiscali o la riduzione delle aliquote non ci sono e non ci potranno mai essere.

Allineare i valori catastali a quelli del mercato, serve solo ad incrementare il carico fiscale sulla casa. Situazione davvero paradossale, che ha paralizzato il settore delle compravendite immobiliari, già sofferente per le elevate tasse sui trasferimenti delle case. Le elevate imposte sulle compravendite avevano già fatto dell'Italia il paese europeo con maggior rigidità del settore immobiliare. L'Imu ha completato la morte dell'immobiliare. «In nessun altro Paese del mondo le prime case sono esenti da tasse. In fondo - dice il sottosegretario Vieri Ceriani al Corsera - abbiamo seguito la ricetta che ci viene suggerita da tutte le istituzioni internazionali, la fiscal devolution: meno tasse su lavoro e capitale produttivo, più imposte sui consumi e sul patrimonio». Parole senza senso. In nessun paese dell'Ue la tassa sulla casa è sproporzionata rispetto al reddito. In nessun paese dell'Ue s'inviterebbero disoccupati e pensionati a vendersi la casa quando non possono permettersi di pagare le tasse.

A luglio il governo dovrebbe registrare enorme evasione sul versamento dell'acconto Imu. L'obiettivo del gettito previsto per il 2012 forse non verrà centrato, e una nuova e più pesante manovra sarà armata contro il contribuente. «Sull'Imu bis non servono recriminazioni, né pentimenti, né promesse di non applicarla - afferma Corrado Sforza Fogliani -. Serve una cosa sola, che si faccia marcia indietro correggendola, così che non entri in vigore nell'assurdo testo varato alla Camera: ricordo che deve infatti ancora passare al Senato, e li si misureranno le vere intenzioni di governo e partiti politici. In una settimana si può comodamente fare, perché in meno giorni si è fatto ben di più, si è fatta una manovra. Se la politica deve recuperare credibilità, politici e tecnici delle finanze non possono continuare ad imporre i loro immotivati niet. In un momento come questo, rompere la diga dell'austerità e consegnare ai Comuni questa bomba ad orologeria è gravissimo. Se passasse l'Imu bis e la briglia sciolta per i Comuni - conclude Sforza Fogliani - chi potrebbe più credere agli appelli al rigore?».


di Ruggiero Capone