Gli italiani soffrono, il governo non ascolta

giovedì 5 aprile 2012


I comuni denunciano che sull'Imu c'è poca chiarezza e aggiungono, parafrasando il sindaco di Firenze, che «le città non possono fare gli esattori per conto dello Stato». Due problemi concreti a cui se ne aggiunge un terzo, più sondaggi avvalorerebbero il rischio d'una massiva evasione dell'Imu che incomberebbe sull'intero Paese. Che succederebbe se i proprietari di casa non pagassero la nuova tassa? Certamente questa forma di disobbedienza sommerebbe due aspetti, la mancanza di liquidità e la protesta contro il governo delle tasse. Certamente lo stato reagirebbe celermente: con cartelle esattoriali e atti esecutivi. Ma come potrebbero mai l'Agenzia delle Entrate ed il suo braccio operativo (Equitalia) ridurre a miti consigli il grande partito dell'evasione Imu? A conti fatti la situazione di Equitalia è già delicatissima in fase pre-Imu. Quotidianamente, in tutto lo Stivale, vengono arrestati dinnanzi agli sportelli di Equitalia una media di 4 persone. Si tratta di gente che riceve cartelle e avvisi di pagamento ingiusti o troppo grandi per le proprie disponibilità economiche. Così negli uffici di Equitalia scoppiano proteste violente, risse, volano parole pesanti. La Polizia arresta gli utenti e li fa processare per direttissima. E non c'è sede d'Equitalia che non conti sul proprio uscio almeno un paio di pattuglie delle forze dell'ordine.

La gente è stanca, ma le Commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno bocciato un emendamento al Dl fiscale, presentato dall'Idv, che prevedeva il pagamento dell'Ici (Imu) per le fondazioni bancarie. Lo riferisce Elio Lannutti, che aveva presentato la proposta di modifica, sottolineando che «il governo aveva dato parere contrario sostenendo che le banche e le loro fondazioni sono associazioni benefiche. E' una vergogna perché si fa pagare l'Imu sulle macerie, ovvero sulle case inagibili, sui pagliai, e allo stesso tempo il governo dei banchieri dimostra di essere prono agli interessi degli stessi banchieri».

Le statistiche elaborate dalle associazioni di volontariato acclarano che, tra qualche mese (complice l'Imu), l'innalzamento degli affitti riporterà i senza tetto alle percentuali del decennio 1945/1955.

«L'Imu è un'imposta che ha un'anima espropriativa in sé, perché si paga per il solo fatto di avere in proprietà una casa. È come se lo Stato ci dicesse di continuare a produrre reddito per pagare le tasse - ha spiegato Corrado Sforza Fogliani (presidente della Confedilizia) -. Ci auguriamo che il governo continui il suo sforzo di approfondimento - ha aggiunto - per dare una soluzione almeno al problema dei contratti di locazione a canone calmierato, assicurandone la sopravvivenza». Per il presidente della Confedilizia «tutto nasce dall'anticipo dell'Imu, che è stato un grave errore perché adesso convivono tre regimi normativi: quello dell'Ici, quello dell'Imu nella versione del decreto sul federalismo fiscale del 2011 e quello dell'Imu sperimentale varata con la manovra di dicembre».

Intanto a giugno scatta l'acconto Imu sui fabbricati rurali: 140 milioni di euro, secondo il ministero dell'Economia. Cifra contestata dalle organizzazioni agricole, che temono l'ennesima fuga dal mondo rurale.

Antonio Leone (PdL, vicepresidente della Camera) parla di Italia nel baratro per colpa del governo tecnico: «Le cosiddette liberalizzazioni hanno avuto effetti molto limitati, cresce la disoccupazione e le aziende continuano a chiudere; il pasticcio dell'Imu e il problema degli esodati, senza stipendio e senza pensione, non sono certamente un motivo di merito». Ed emergono numerosi i casi degli "esodati" che dovranno pagare l'Imu. «Tantissime famiglie rischiano di passare dallo stato di casa di proprietà  a senza fissa dimora, a senza tetto», denunciano i sindacati di base.

«Sull'Imu in questo momento il governo non ha la possibilità di ridurre le tasse, ma può fare alcuni piccoli interventi, come la neutralità dell'Iva e lanciare come obiettivo l'ammodernamento delle città», sostiene Paolo Buzzetti (presidente dell'Ance) nel suo intervento ad un convegno dell'Associazione Nazionale dei Costruttori Edili dal titolo "Un piano per le città". «Siamo di fronte ad una tassazione insopportabile - afferma Buzzetti - vogliamo rompere questa cappa di depressione che sta portando a dei casi gravi, anche di suicidi, nell'ambito dell'edilizia... le amministrazioni pubbliche non pagano e c'è poco denaro circolante».

Le denunce di Buzzetti e Sforza Fogliani unite alle statistiche su senza tetto e proteste anti-Imu, hanno scandito le parole di Silvio Berlusconi all'Ufficio di presidenza del Pdl: «La situazione è drammatica. Sono stato a cena con gli imprenditori e nessuno di loro ha dati positivi, tante aziende pensano di delocalizzarsi, i beni di lusso sono cancellati. Le famiglie dovranno fare i conti con Imu, Irpef e costo benzina e quando arriverà l'aumento dell'Iva al 23% ci sarà una stangata ai consumi».

Intanto dalla Santa Sede non s'alzano polemiche sull'iniqua ripartizione dell'Imu: infatti l'imposta verrà pagata dagli immobili commerciali della Chiesa ma non dalle fondazioni bancarie. Una svista fin troppo evidente che, certamente, non sfuggirà agli strali della Conferenza episcopale. Del resto genererà sdegno e indignazione la rigidità del governo contro gli anziani momentaneamente nelle case di riposo, che saranno costretti ugualmente a pagare l'Imu sulla casa: e senza che vi sia elasticità e maggior dilazionamento sui pagamenti. Le Commissioni del Senato sul dl fiscale hanno chiaramente detto che non vi sarà tolleranza né riduzioni Imu «per gli anziani in stato di bisogno o di soggiorno in case di cura».

Ad ammorbidire le posizioni della maggioranza montiana non ha contribuito nemmeno il suicidio di una anziana di Gela: si è gettata dal quarto piano della sua casa perché la pensione di 600 euro (al posto degli 800 che percepiva abitualmente) non le avrebbe più consentito di vivere. L'anziana donna s'è fatta i conti in tasca, scoprendo che, tra riduzione delle pensione e pagamento dell'Imu, non avrebbe più avuto di che provvedere a cibo, acqua, riscaldamento, spese sanitarie.

E la domanda che in molti si pongono è come possa un governo tecnico (quindi temporaneo e senza avallo democratico) mettere in campo una rivoluzione fiscale, un cambio d'abitudini patrimoniali, e soprattutto non fermarsi dinnanzi a suicidi e manifestazioni di "autolesionismo". I bonzi in fiamme per Equitalia inviterebbero a dare ascolto, a fermare la pressa.


di Ruggiero Capone