A-B-C, vince la paura di votare

mercoledì 28 marzo 2012


Angelino Alfano, Pierluigi Bersani e Pierferdinando Casini chiudono, in un vertice lampo, l'accordo sulle riforme. Un'intesa che scongiura il rischio di elezioni in autunno, a cui nessuno dei tre si sente pronto. I leader di Pdl, Pd e Udc si dicono d'accordo sulla necessità di incardinare contemporaneamente la riforma della Costituzione e il cambio di legge elettorale. I punti focali dell'intesa sono la riduzione del numero dei parlamentari, la revisione dell'età per l'elettorato attivo e passivo, ma anche il rafforzamento dell'esecutivo e dei poteri del premier in Parlamento, il superamento del bicameralismo perfetto,  la restituzione ai cittadini del potere di scelta dei parlamentari, un sistema non più fondato sull'obbligo di coalizione, l'indicazione del candidato premier, la soglia di sbarramento e il diritto di tribuna. Nascosta (ma non troppo) tra le righe dell'accordo, la morte del sistema bipolare italiano.


di Redazione