Sovranità tecnologica e Made in Italy

lunedì 22 dicembre 2025


La sinergia tra la produzione di sistemi aerei a pilotaggio remoto e lo sviluppo di formulati nanotecnologici rappresenta oggi una frontiera decisiva per il futuro dell’aerospazio e della difesa. In un mercato globale sempre più competitivo, l’innovazione italiana si compatta attorno a una visione che trasforma la ricerca pura in soluzioni industriali concrete, capaci di ridefinire gli standard di sicurezza e operatività. Al centro di questo ambizioso percorso si pongono due figure chiave del panorama tecnologico nazionale: Sabrina Zuccalà, autorevole imprenditrice e innovatrice di riferimento nel campo della produzione e realizzazione di formulati nanotecnologici, e Maurizio Minerva, già incursore ed esperto di sistemi difensivi.

La collaborazione tra la visione scientifica di Sabrina Zuccalà e l’esperienza sul campo di Maurizio Minerva mira a elevare i livelli di protezione e durabilità nei cinque domini della Difesa: terra, mare, aria, spazio e cyber. L’obiettivo è poter presentare ufficialmente il progetto presso il Polo industriale e tecnologico di “La Spezia”, che vanta storiche connessioni con i principali attori del settore come Leonardo S.p.A. Inoltre, si intende valorizzare le opportunità offerte dalla ricerca applicata alla blue economy e alla difesa.

L’impiego dei rivestimenti nanotecnologici sulle superfici dei droni permette di migliorare drasticamente la resistenza a condizioni ambientali estreme, riducendo al contempo la firma radar e aumentando la durata operativa dei mezzi. Dal punto di vista tecnico, l’uso di queste tecnologie consente di alleggerire i materiali strutturali senza comprometterne la solidità, un fattore che si traduce direttamente in una maggiore autonomia di volo e in una manovrabilità superiore. Inoltre, l’integrazione di materiali intelligenti apre la strada a funzioni sensoriali avanzate e all’autodiagnosi dei danni, aumentando l’efficienza in missioni complesse che spaziano dalla difesa alla protezione civile, fino all’agricoltura di precisione e al monitoraggio ambientale.

Questa iniziativa si lega profondamente alla visione strategica per lo sviluppo della space economy promossa dalla Repubblica di San Marino, che negli ultimi anni ha saputo creare un ecosistema normativo favorevole all’attrazione di investimenti tecnologici. A dare ulteriore forza al progetto è la volontà di valorizzare il Made in Italy attraverso una sinergia con l’organizzazione Federitaly, attiva per tutelare e promuovere l’eccellenza italiana in tutto il mondo. Il coinvolgimento del presidente Carlo Verdone conferisce solidità a un percorso che intende unire la qualità produttiva italiana alla ricerca di frontiera, costruendo ponti solidi tra l’industria e le filiere tecnologiche internazionali. Un progetto che guarda al domani con radici ben piantate nel saper fare italiano, puntando a rafforzare la presenza del Paese nei settori più avanzati dell’innovazione globale.


di Domenico Letizia