venerdì 21 novembre 2025
Le onde quantistiche dei cristalli sono presenti, mutatis mutandis, negli organismi biologici animali, umani e vegetali-. Sono inevitabilmente differenti dato che i cristalli mostrano onde coerenti a temperatura zero, mentre il calore contraddistingue gli organismi biologici siano essi animali umani e vegetali – temperatura intorno ai trentasette gradi circa -. È dunque inevitabile cercare le stesse onde quantistiche “deformate” e diverse. Il principio di base di tutto ciò che esiste è il medesimo.
Si tratta esattamente delle stesse onde che compiono gli stormi degli uccelli nel cielo o dei pesci nel mare. Sono onde quantistiche davanti i nostri occhi. L’energia quantistica dei cristalli è la medesima della nostra, a temperature molto differenti. Nei cristalli gli atomi si dispongono e sono disposti in un reticolo ordinato e, proprio in questa conformazione e forma (funzionali alla energia), si verificano ben definiti fenomeni quantistici quali bande di energia, gap, vibrazioni quantizzate – cosiddetti fononi –. Le vibrazioni collettive nei cristalli sono quantizzate. Grazie al reticolo abbiamo compreso la conduzione, la super conduttività, la vibrazione quantizzata, i gap energetici dei cristalli.
Alcune strutture a cristalli liquidi sono presenti anche nei sistemi biologici e hanno facoltà intermedie tra liquidi e solidi ordinati. La cristalloterapia sottolinea l’idea che ogni nostro organo, tessuto, cellula abbia una frequenza che può risuonare con un cristallo. Scientificamente i nostri corpi non sono “cristalli perfetti”, cioè non abbiamo griglie ordinate di atomi allo stesso modo ma ci sono comunque caratteristiche rilevanti.
Le membrane cellulari, alcuni componenti lipidici e l’acqua intracellulare possono comportarsi come cristalli liquidi, nel senso che hanno ordine parziale e anisotropia, vale a dire orientamento definito pur rimanendo fluidi. Il cervello e altri nostri sistemi presentano processi quantistici come la coerenza, il tunneling – cioè la capacità di una particella di “attraversare” una barriera energetica che classicamente non potrebbe superare –. Ci sono campi e frequenze nei nostri corpi umani. La questione è che i cristalli “funzionano” a temperature bassissime mentre gli organismi viventi animali (umani) e vegetali sono – siamo – molto più “rumorosi” termicamente, chimicamente, biologicamente rispetto ai cristalli.
Le coerenze quantistiche che nei materiali ordinati durano, in un organismo umano animale o vegetale si frantumano rapidissimamente. Una banda di energia, un gap netto, vibrazioni quantizzate non riescono ad essere in un essere biologico umano animale o vegetale. Tuttavia, anche i nostri tessuti, le nostre cellule, noi, presentiamo ordine, vibrazioni, potenziali fenomeni quantistici. Nonostante, cioè, la nostra temperatura sfaldi verosimilmente l’ordine e l’energia quantistica che è nei cristalli, vi sono strutture analoghe a quelle dei cristalli liquidi e fenomeni quantistici nei nostri corpi, come negli organismi vegetali. Molti nostri materiali biologici come, ad esempio, le membrane cellulari, i cromosomi, le fibre extracellulari come il collagene mostrano architetture vicine a quelle dei cristalli liquidi, cioè hanno ordine parziale pur essendo fluidi o dinamici. Ad esempio, i biopolimeri – Dna, peptidi, glicopolisaccaridi – formano mesofasi liquide cristalline (stati della materia a metà tra un liquido e un solido cristallino) – nematiche, colonnari, lamellari – in condizione di elevata concentrazione. Certe molecole come i lipidi delle membrane cellulari formano strutture simili a mesofasi. Negli aggregati di cellule staminali sono presenti gocce tubolari e strutture tubolari birifrangenti che assomigliano a reti di cristalli liquidi. Nel fegato l’organizzazione del tessuto epatico presenta un ordine strutturale simile a quello dei cristalli liquidi.
Nel corpo umano, quindi, ci sono componenti che si comportano in modo analogo a cristalli liquidi ovvero ordine orientato, anisotropia, strutture che guidano il trasporto o il supporto meccanico. Gli organismi viventi sfruttano la coerenza quantistica per svolgere funzioni biologiche complesse come, ad esempio, la morfogenesi, l’adattamento, la memoria, difficilmente spiegabili con la chimica. Ci sono proteine cristallizzate – ad esempio lisozima – che mostrano, radiate, vibrazioni coerenti per microsecondi. Il corpo umano funziona come un superconduttore o un cristallo quantistico sebbene non si sia riusciti ancora a dimostrarlo scientificamente.
Ovviamente noi non siamo cristalli, tuttavia nei nostri corpi umani vi sono strutture cristalline naturali come i cristalli di apatite – idrossiapatite – nelle ossa e nei denti, cristalli di calcite nell’orecchio interno – otoliti – che aiutano l’equilibrio, e cristalli di proteine e sali in certe condizioni patologiche come, ad esempio, calcoli renali o cristalli di urato nella gotta. Tutti questi cristalli sono materiali isolanti o semiconduttori, non superconduttori. Si ricordi che è come se la natura ripetesse sempre la stessa grammatica, dalla fisica subatomica ai comportamenti collettivi biologici, una geometria di un flusso universale.
Gli stormi sono onde quantistiche visibili: ogni uccello è una particella, il gruppo è la funzione d’onda collettiva, il cielo è lo spazio di probabilità in cui si muovono. Come onde quantistiche nei cristalli – interferenza e coerenza quantistica –, le onde di probabilità degli elettroni si propagano all’interno dei reticoli cristallini, interagendo, diffondendosi, creando modi collettivi, come i fononi. C’è una connessione tanto evidente quanto affascinante tra i fenomeni quantistici nei cristalli e nei sistemi biologici animal,i umani e vegetali. Nei cristalli, gli atomi sono disposti come detto in un reticolo ordinato, permettendo fenomeni quantistici ben definiti: bande di energia, gap, vibrazioni quantizzate – fononi –. Negli organismi viventi, differentemente, la temperatura elevata – trentasette gradi negli umani – e il movimento molecolare continuo “rumoroso” sfaldano la coerenza quantistica dei cristalli. Tuttavia, alcune strutture biologiche hanno ordine parziale simile ai cristalli liquidi – membrane cellulari, acqua intracellulare, collagene, DNA concentrato –, permettendo fenomeni analoghi. I cristalli liquidi sono materiali con ordine parziale e anisotropia, cioè orientamento definito pur rimanendo fluidi. Nel corpo umano troviamo mesofasi liquide cristalline in Dna, peptidi, glicopolisaccaridi, aggregati di cellule staminali e tessuti come il fegato. Queste strutture aiutano trasporto molecolare, supporto meccanico e organizzazione funzionale.
Anche se la coerenza quantistica dura pochissimo nel corpo umano, ci sono vibrazioni coerenti di microsecondi in proteine cristallizzate. Si ipotizza che fenomeni quantistici possano contribuire a 1. Morfogenesi, ovvero formazione di strutture biologiche; 2. adattamento e memoria cellulare; 3. trasporto efficiente di energia e segnali a livello molecolare. I cristalli biologici naturali nel corpo e cristalli patologici – calcoli renali, urato nella gotta – sono materiali isolanti o semiconduttori, non superconduttori come alcuni cristalli artificiali a temperatura vicina allo zero, ma mostrano comunque interazioni strutturali e vibrazionali rilevanti. “Come in cielo così in terra, come sotto, così sopra”: i fenomeni quantistici dei cristalli e delle strutture ordinate nei sistemi biologici sono fondamentalmente gli stessi, ma negli organismi viventi si manifestano in modo adattivo e più veloce e dinamico, grazie a strutture parzialmente ordinate e coerenze temporanee.
Il premio Nobel Roger Penrose – fisico e matematico britannico, famoso per i suoi studi sulla coscienza e la gravità (il Nobel nel 2020 è stato per i buchi neri non per la teoria sulla coscienza) – e Stuart Hameroff – anestesista americano, interessato a capire come nasce la coscienza nel cervello – hanno proposto la tesi secondo cui la coscienza, cioè la nostra esperienza interiore, il “sentirsi vivi e consapevoli”, non nasca solo dalla attività dei neuroni ma anche da processi quantistici che avvengono dentro le cellule nervose. In parole semplici, la coscienza non è solo chimica od elettrica ma quantistica, cioè legata alle leggi della fisica quantistica che governano le particelle più piccole dell’universo. Dentro i neuroni ci sono minuscole strutture chiamate microtubuli – come piccoli tubi che danno forma alla cellula e aiutano a trasportare sostanze –. Hameroff ha sostenuto che nei microtubuli avvengono oscillazioni quantistiche, cioè vibrazioni molto delicate che possono influenzarsi a vicenda. Penrose ha aggiunto che questi processi quantistici collassano, cioè si concretizzino secondo una sua idea chiamata “riduzione oggettiva orchestrata” – orchestrated objective reduction –: oscillazioni orchestrate dal cervello. Quando questo collasso accade, si produce un momento di coscienza. Si immagini che ogni microtubulo nel cervello sia come una piccola antenna quantistica. Milioni di queste antenne vibrano insieme. Quando “collassano” nello stesso istante, nascerebbe un istante di consapevolezza. La somma di questi infiniti istanti produrrebbe la coscienza continua che noi sentiamo.
Ad oggi non si sa se nei microtubuli si verificano fenomeni quantistici in grado di creare la coscienza. Alcuni neuroscienziati pensano che la coscienza si spieghi meglio con le reti di neuroni e le sinapsi. La fisica quantistica è, a mio avvis,o molto coinvolta e ci aiuta enormemente nella spiegazione scientifica del nostro funzionamento. La coscienza è verosimilmente il risultato di una fusione tra fisica quantistica e biologia cerebrale.
di Francesca Romana Fantetti