YouTube: chiuso il canale di Maduro in Venezuela

lunedì 22 settembre 2025


Mentre crescono i dissidi tra Caracas e Washington, YouTube ha deciso di chiudere il canale Nicolás Maduro. Il presidente de facto del Venezuela contava su oltre 233mila iscritti. “Senza alcuna spiegazione, il canale YouTube è stato chiuso, in un momento di piena attuazione delle operazioni di guerra ibrida statunitensi contro il Venezuela”, ha scritto l’emittente filogovernativa Telesur sul suo sito. L’episodio si verifica nel contesto delicato di tensioni tra Venezuela e Stati Uniti in merito al dispiegamento navale Usa nel Mar dei Caraibi per combattere il narcotraffico. Nell’agosto dello scorso anno, Maduro ordinò la sospensione per dieci giorni del social X, di proprietà del magnate sudafricano Elon Musk. Da allora, X è rimasto bloccato per gli utenti venezuelani. Sempre nell’agosto 2024, il leader chavista accusò “i proprietari” del social TikTok (in mano a un’azienda cinese) di promuovere una guerra civile nel Paese e rimproverò la piattaforma per aver sospeso la possibilità di effettuare trasmissioni in diretta. All’epoca, il procuratore generale, Tarek William Saab, mostrò un video sulla presunta violenza scatenata dall’opposizione nell’ambito delle proteste seguite alla contestata rielezione di Maduro alle Presidenziali del 28 luglio 2024.

Intanto, il presidente venezuelano ha proposto di avviare colloqui diretti con il presidente americano, Donald Trump, in un nuovo tentativo di allentare proprio le tensioni tra i due Governi. L’annuncio è arrivato pochi giorni dopo il primo attacco delle forze Usa a una nave venezuelana, avvenuto il 6 settembre e nel quale sono morte undici persone. L’azione è stata giustificata da Washington sostenendo che l’imbarcazione trasportava narcotrafficanti. Nella missiva ottenuta dall’agenzia Reuters, Maduro ha respinto le accuse secondo cui il Venezuela sarebbe una rotta centrale per il narcotraffico internazionale. Il leader chavista ha sostenuto che “solo il 5 per cento della droga prodotta in Colombia passa attraverso il Venezuela”, di cui, ha affermato, “il 70 per cento è stato neutralizzato e distrutto dalle autorità venezuelane”. Nel documento, Maduro ha espresso il desiderio di risolvere il conflitto bilaterale attraverso un dialogo “diretto e franco” con un inviato speciale degli Stati Uniti per riattivare i canali diplomatici e contrastare quelle che ha descritto come “falsità” e “fake news”. Il venezuelano ha suggerito il nome di Richard Grenell, riconoscendone il ruolo nella risoluzione di precedenti incidenti.


di Redazione