“The Alters”: l’ultima fatica di 11 Bit Studios

sabato 12 luglio 2025


Presentato in anteprima al Gamescom 2023, The Alters è oggi realtà, e disponibile sin dal lancio per tutti gli abbonati al game pass di Xbox. Il nuovo progetto, firmato dagli stessi sviluppatori di 11 Bit Studios, che hanno dato vita a titoli di culto come This War of Mine e i due capitoli di Frostpunk, si propone come un’opera ambiziosa, capace di ridefinire i confini del genere survival e gestionale. La domanda sorge spontanea: The Alters riuscirà davvero a reggere il confronto con le precedenti pietre miliari dello studio? La risposta è positiva, almeno in larga parte. “Un progetto splendido e originale che i ragazzi di 11 Bit Studios sono riusciti a portare sul mercato dopo aver già stupito il mondo intero con i loro capolavori passati”, è stato definito dal sito Multiplayer.it.

Il gioco si distingue per una visione unica e audace del genere base builder, contaminata da dinamiche survival e da un impianto narrativo tanto ingegnoso quanto profondo, in grado di costruire un’esperienza interamente fondata su un delicato equilibrio di cause ed effetti. Tuttavia, non mancano le criticità: alcune imperfezioni e spigolosità nel gameplay, unite a un bilanciamento non sempre impeccabile, rischiano di appesantire il ritmo generale, generando sensazioni di ripetitività e, talvolta, accenni di frustrazione. Nonostante ciò, The Alters rimane “un gioco che non siamo abituati a vedere tutti i giorni e che, anche per questo, merita comunque di essere premiato e consigliato, a prescindere dai suoi difetti”.

Il merito principale di 11 Bit Studios va riconosciuto nella straordinaria capacità di costruire un’atmosfera immersiva e credibile, sostenuta da un’estetica fantascientifica coerente e fortemente caratterizzata. Un’identità visiva che trova piena espressione grazie a un comparto artistico ispirato e a una colonna sonora ambientale – spesso inquietante – capace di scandire i momenti cruciali e di amplificare il senso di ineluttabilità che permea l’intera esperienza. Un’ultima precisazione importante riguarda la lingua: i è infatti disponibile esclusivamente in lingua inglese, testi scritti compresi e, considerata la quantità – e la qualità – di dialoghi a cui bisogna assistere, è sconsigliabile come gioco a chi non parla la lingua dei reali.


di Redazione