lunedì 10 marzo 2025
L’Amleto è forse l’opera di William Shakespeare più attuale di tutte. Nel corpus del drammaturgo inglese nessun libretto ha più declinazioni contemporanee del celeberrimo essere o non essere, ed è per questo che la tragica storia del principe di Danimarca è stata rivisitata innumerevoli volte nel cinema. Indimenticabile la chiave di lettura di Franco Zeffirelli del 1990 con Mel Gibson e il film-culto Hamlet 2000 di Michael Almereyda. Ma la domanda – forse non comune e non proprio spontanea – che è sorta ai due attori britannici Mark Oosterveen e Sam Crane, è la seguente: è possibile recitare l’Amleto del buon Guglielmo in una lobby di Grand Theft Auto Online?
La risposta, che non daremo in questa sede, è contenuta nell’originale documentario Grand Theft Hamlet, disponibile sulla piattaforma di “streaming d’autore” Mubi. C’è da dire che questo insolito quesito è sovvenuto ai due attori qualche anno fa, in pieno lockdown, impossibilitati dal poter svolgere la loro professione. Al posto del castello di Elsinore, ci sono i grattacieli e i vicoli bui di Los Santos. Al posto di cortigiani e spadaccini, bande armate e auto che sfrecciano. Ma la vera sfida non è solo recitare in questo scenario, bensì farlo in un mondo aperto dove tutto può succedere. Il tutto co-diretto dalla regista Pinny Grylls e lo stesso Crane. I due attori mettono in scena i celebri monologhi di Amleto senza sapere chi – o cosa – potrebbe interromperli da un momento all’altro. Un giocatore a caso potrebbe decidere di sparare all’attore che sta declamando essere o non essere. Un altro potrebbe derubare il protagonista subito dopo la morte di Polonio. Ogni replica è diversa, perché ogni volta c’è un elemento di caos che stravolge la storia.
A prima vista, Grand Theft Hamlet potrebbe sembrare una trovata bizzarra, un esperimento nato quasi per gioco. Ma guardandolo, si capisce che è qualcosa di più. L’Amleto di Shakespeare parla di un mondo in frantumi, di un protagonista confuso, in lotta contro un destino che non riesce a controllare. E cosa rappresenta meglio questo senso di disorientamento se non una Los Santos caotica, dove la violenza esplode all’improvviso e le regole cambiano in un attimo?
di E.F.