Fuga da X, ma è il social network più scaricato

giovedì 14 novembre 2024


Quello in corso è il secondo esodo dal social network di Elon Musk. Il primo risale il 2022, anno in cui il miliardario sudafricano, con cittadinanza canadese, naturalizzato statunitense, ha acquistato l’ex Twitter, oggi X. Dopo il successo di Donald Trump alle Presidenziali, la piattaforma è stata accusata di rappresentare uno strumento utile solo alla propaganda del movimento Maga (Make America Great Again). Per queste ragioni, il quotidiano britannico Guardian ha deciso di abbandonare X. Anche se lascia liberi i propri giornalisti di continuare a “twittare”. “È qualcosa a cui stavamo riflettendo da tempo, in considerazione dei contenuti spesso disturbanti della piattaforma, incluse teorie del complotto di estrema destra e razzismo. La campagna elettorale statunitense è servita solo a sottolineare che X è una piattaforma tossica e che il suo proprietario, Elon Musk, è stato in grado di servirsene per influenzare e dare forma al dibattito politico”.

Anche diverse istituzioni culturali hanno fatto lo stesso. Il Festival del cinema di Berlino ha annunciato l’addio qualche giorno fa. “La Berlinale ha deciso di dire addio a X il 31 dicembre 2024. Grazie per averci seguito in tutti questi anni. Rimanete in contatto con tutto ciò che riguarda la Berlinale su Instagram, Facebook, LinkedIn, YouTube e sul nostro sito web”. Alcuni personaggi pubblici hanno annunciato l’addio a X. Negli Stati Uniti si segnalano l’attrice premio Oscar Jamie Lee Curtis e il giornalista Don Lemon, ex conduttore della Cnn. In Italia anche Elio e le storie tese, il celebre gruppo musicale italiano, ha detto basta a X. “Riteniamo #ElonMusk un pericolo per la democrazia e la libertà”, scrivono nel loro ultimo post. “Non abbiamo intenzione di continuare a far parte di una piattaforma di cui è proprietario e che utilizza spudoratamente per la sua orribile propaganda”. Anche se, come scrive il Corriere della Sera, la decisione forse non è stata presa di comune accordo. Se il profilo ufficiale della band è stato cancellato a poche ore dall’annuncio, il tastierista storico del gruppo, Rocco Tanica, ha deciso di rimanere su X con il proprio profilo privato, continuando a condividere contenuti (in particolare, una foto storica della band). Fra i “fuoriusciti” figura anche il presidente della Fnsi Vittorio Di Trapani. L’invito a rimanere in contatto su altre piattaforme è stato, invece, condiviso anche dal cantante toscano Piero Pelù, che ha disattivato il proprio account su X e chiede ai propri fan di partecipare alla stessa forma di “dissenso civile”.

“Visto le pericolosissime dichiarazioni neo totalitarie e neo imperialiste esternate da Elon Musk ho deciso di chiudere il mio profilo sulla piattaforma X di sua proprietà”, scrive su Instagram, condividendo anche un selfie mentre mostra il dito medio. Per Nicola Piovani “è arrivato il momento di uscire”. Anche il cantautore Francesco Guccini ha deciso di prendere le distanze dalla piattaforma, chiedendo al suo staff di eliminare il suo account. “Elon Musk ha delle ide che sono lontane anni luce dalle mie”, ha detto il cantautore. “Non ho alcun interesse a comunicare su una piattaforma che contribuisce a plasmare narrazioni e a manipolare pensieri politici”. Eppure, nonostante gli addii e le prese di distanza, come scrive il manifesto, ieri X era la piattaforma “di news” più scaricata sugli app store iOS sia italiani che statunitensi. Per non parlare del fatto che in un solo giorno, il 6 novembre, Musk ha visto crescere le sue quotazioni a Wall Street di 26,5 miliardi di dollari. In un solo giorno, più della metà della spesa necessaria per acquisire X.


di Michele Perseni