Attacco hacker a Internet Archive, la biblioteca del web

mercoledì 16 ottobre 2024


Una delle biblioteche online più famose e grandi della storia ha subito un brutto attacco hacker. Internet Archive, l’immenso sito web che raccoglie ogni tipo di prodotto multimediale, è stato colpito da un attacco DDoS che ha reso la piattaforma inaccessibile per diverse ore. Adesso, l’archivio è tornato a funzionare ma in maniera ridotta, e durante l’intrusione di alcuni hacker sono stati rubati i dati di oltre 31 milioni di account utente. Lo ha confermato il sito che registra questo tipo di brecce online Have I Been Pwned. Email, username e password di innumerevoli utenti sono adesso alla mercé di tentativi di phishing, quindi chiunque abbia un profilo attivo sul sito deve immediatamente cambiare la parola d’ordine e stare alla larga da messaggi di posta elettronica di dubbia provenienza.

L’incidente ha avuto un impatto significativo sulla sicurezza e sul significato di Internet Archive, una delle più grandi risorse culturali online a costo zero. Gli utenti che tentavano di accedere al sito durante l’attacco vedevano solo una notifica dell’incidente in corso. Poco dopo Brewster Kahle, il fondatore della piattaforma – nonché ideatore di Alexa Internet (venduto ad Amazon nel 1999) – ha confermato la violazione dei dati spiegando che sono stati esposti nomi utente, indirizzi email e  gli hash un codice criptato che “complica” la parola d’ordine delle password. L’organizzazione ha disabilitato la libreria JavaScript compromessa e sta “ripulendo i sistemi e aggiornando la sicurezza”.

Questo incidente è avvenuto in un periodo per niente roseo per Internet Archive, che sta affrontando un 2024 decisamente faticoso. Recentemente, l’organizzazione ha perso una causa legale riguardante il suo diritto di veicolare le risorse digitali immagazzinate nella piattaforma, e nel frattempo ha subito diverse interruzioni del servizio dovute ad alcuni guasti elettrici nei server del sito. E se la situazione non fosse già complicata di suo, l’attacco hacker degli scorsi giorni ha sollevato preoccupazioni e causato una fuga di utenti da uno dei piccoli angoli di paradiso rimasti in una rete sempre più controllata e unidirezionale.


di Redazione