Commodore 64, la tecnologia “cult” che potrebbe tornare più forte

mercoledì 25 settembre 2024


Il computer più venduto al mondo sta tornando. Il Commodore 64 è ancora un cult per gli appassionati di informatica. Con una memoria di 64 kilobytes – più o meno quanto un file word – e un processore a 8 bit, il pc statunitense ha fatto la storia dell’informatica grazie alla sua compatibilità, la sua innovazione (per l’epoca, si tratta dei primi anni Ottanta) e il suo prezzo contenuto. Meno di un milione delle vecchie lire. Ed è per questo che il Commodore 64 conserva ancora il record di vendite per singolo modello, diventando un simbolo dell’informatica e oggetto di repliche e di emulatori software per gli innumerevoli videogiochi che ne hanno sfruttato tutte le potenzialità.

Oggi, l’azienda italiana Commodore Industries punta a far rinascere il computer del XX secolo, con nuove vesti e una potenza mai vista prima. L’industria che ha rilevato il marchio Commodore, attraverso un accordo con l’argentina Pixart – che realizza laptop equipaggiati con i processori Qualcomm XElite, basati sulla tecnologia ARM alla base dei chatbot di Microsoft Copilot+ – punta a distribuire globalmente cinque nuovi modelli di Commodore. La rinascita del pc dei record abbraccerà infatti la tecnologia ARM, per rispondere a un mercato sempre più ibrido e competitivo, supportato a tutto tondo dalle funzionalità dell’Intelligenza artificiale. Grazie all’efficienza produttiva di Pixart, questi nuovi dispositivi mirano a riaffermare il ruolo pionieristico di Commodore nell’industria elettronica.

Il Ceo di Commodore Industries, Luigi Simonetti, è entusiasta di questa collaborazione strategica tra Italia e Argentina. “Questo accordo segna un primo passo decisivo per il nuovo corso di Commodore. Grazie alla partnership con Pixart stiamo realizzando il sogno di milioni di fan del brand: riportare prodotti Commodore nei negozi di tutto il mondo”, ha dichiarato il dirigente. “Attraverso questa collaborazione, puntiamo a costruendo non solo il presente ma anche il futuro del brand, riaffermando il nostro impegno verso l’innovazione e la qualità. Inoltre, grazie agli stabilimenti italiani situati in Umbria, ad Orvieto, Commodore supporterà attivamente gli sforzi delle Pixart industries attivando una linea di assemblaggio, produzione, sviluppo e assistenza tutta italiana massimizzando in questo modo il Made in Italy in campo tecnologico che da troppo tempo manca nel nostro Paese”, ha chiosato Simonetti.


di Redazione