C’erano una volta gli sms

lunedì 22 luglio 2024


Ci siamo dimenticati dei messaggini. Con la diffusione degli smartphone e della messaggistica online – con lo spopolamento di app come WhatsApp e Telegram – gli sms ormai fanno parte del passato. In una decade i “messaggini” inviati in Italia sono passati da 77,78 miliardi a 4,10 miliardi, facendo registrare un calo del 95 per cento. Un utente telefonico, nel 2013, inviava 70 sms al mese, nel 2023 appena quattro. Nello stesso arco di tempo, il traffico dati sugli smartphone è salito del 2.370 per cento, anche se tre operatori detengono la quasi totalità del mercato, l’82 per cento. Questi dati sono stati offerti da Assium, l’associazione degli utility manager italiani, che ha realizzato un’apposita indagine sul settore rielaborando i dati dell’Autorità per le comunicazioni.

Anche la spesa per i servizi telefonici si è ridotta, e di molto. Gli utenti spendono 6 miliardi di euro in meno rispetto a 10 anni fa, passando dai 28,22 miliardi di euro del 2013 ai 22,23 miliardi del 2023, con una contrazione del 21 per cento. Nel dettaglio, la spesa degli italiani per la rete fissa è scesa da 13,23 a 12,30 miliardi (-7 per cento) e quella per la rete mobile da 14,99 a 9,93 miliardi (-33,7 per cento), analizza Assium. Il ricavo medio per utente dei servizi telefonici è così crollato dai 313,9 euro annui del 2013 ai 188 euro del 2023, con una riduzione del 40 per cento.

Il dato più sorprendente è quello che riguarda il consumo di gigabit, in termini di traffico medio mensile delle sim. Le schede, sono diventate da 33,6 milioni del 2013 a 57,6 milioni del 2023, e il consumo di dati cellulare ha registrato un aumento in 10 anni del 2.370 per cento. Da 0,86 a 21,25 gigabit a mese. Le telefonate, sono rimaste invariate: da 156,5 a 160 miliardi di minuti.

“Il comparto delle telecomunicazioni ha subito profonde modifiche, e sono cambiate radicalmente le modalità di fruizione dei servizi telefonici da parte degli utenti”, ha spiegato Federico Bevilacqua, il presidente di Assium. “L’avvento di app, social network e servizi di messaggistica vari ha rivoluzionato i metodi di comunicazione tra persone, portando a sensibili risparmi per gli utenti”, ha aggiunto il capo dell’Associazione. “Le tariffe praticate dagli operatori hanno subito una costante riduzione nel tempo, anche grazie all’arrivo di nuovi player e a piani tariffari tutto compreso che hanno abbattuto la spesa telefonica, ma sul fronte della concorrenza c’è ancora molto da fare”, ha chiosato Bevilacqua.


di Redazione