martedì 18 giugno 2024
Ogni volta che accade qualcosa nella mente, c’è un evento corrispondente nel corpo. Se si ha paura, quella paura trova una corrispondenza fisica nelle secrezioni di adrenalina che il sangue mette in circolo. Tutte le nostre speranze, le nostre paure, tutti i nostri sogni e desideri, così come le più piccole emozioni e aspirazioni, lasciano il marchio sulla nostra fisiologia. Questi eventi mentali forgiano il corpo perché “parlano” attraverso esso. A un certo punto della nostra vita, le impronte dello stress e dell’età cominciano a prevalere su quelle della crescita e dell’espansione. Questo processo segue regole – fisiche, materiali – che portano al caos e alla disgregazione, al mal funzionamento, alla patologia – scientificamente si chiama “entropia” – alla morte. L’evoluzione fisica, materiale, conduce alla stagnazione, alla entropia, al disordine e al caos, alla decomposizione, alla morte. Spirito e mente sono spirituali, ovvero senza tempo e senza età.
C’è solo il presente che è consapevolezza, reale ed eterno. Le nostre società sono impostate su alcuni principi erroneamente intesi. Per “successo”, ad esempio, si intendono diversi aspetti, di cui la ricchezza materiale è uno tra questi. Il “successo” in realtà rappresenta ed è il viaggio della vita, mai la destinazione. La ricchezza materiale è quindi tra le componenti che rende il viaggio più piacevole. Ma il successo include preminentemente un buono stato di salute fisica senza il quale non si va da nessuna parte, l’energia e l’entusiasmo nei confronti della vita, relazioni appaganti, libertà creativa, stabilità emotiva e psicologica, e senso di benessere e tranquillità mentale. È anche raggiungendo tutto questo tuttavia rimaniamo a “mani vuote”, insoddisfatti, perché non avremo “centrato” e conosciuto, dischiuso, ciò che è fondamentale per tutto ciò che è esistente e vivo ovvero, nel nostro caso di organismi umani viventi, il nostro “Sé”.
Il “successo” è comprendere – e vivere consapevolmente – il fatto che ogni cosa del mondo fisico – tutta la materia, noi – è frutto della trasformazione dell’immateriale (il non manifesto) nel materiale (la realtà, il manifesto). Tutto l’universo fisico non è altro che il “Sé” che si esprime come spirito, mente e materia fisica. Parimenti. a noi organismi o esseri umani viventi le piante, gli animali, i cristalli eccetera, tutto ciò che è vivo esprime e ha il proprio “Sé”, la consapevolezza immateriale universale, energia. Il “Sé” è la coscienza universale in movimento. È ciò che siamo, ovvero la nostra energia vitale – l’energia che ci rende vivi. Tutto ciò che esiste è fatto di energia e di informazione. Oggi noi parliamo di “campo quantistico” per indicare la coscienza pura, la potenzialità pura. Sono concetti difficili perché immateriali, non visibili, non toccabili eppure presentissimi in forme che non possiamo non cogliere. L’intero universo è energia in movimento. Ogni cosa fisica – che vediamo – un fiore, l’arcobaleno, un albero, un filo d’erba, il corpo umano, tutto, scomposto nei suoi elementi fondamentali, è costituita da energia e informazione. La differenza di forma è dovuta al contenuto informativo ed energetico delle diverse strutture.
Sul piano fisico siamo tutti formati dagli stessi elementi riciclati: carbonio, idrogeno, ossigeno, azoto e altre sostanze chimiche presenti in quantità infinitesimali. Ma non sono l’idrogeno e l’ossigeno a distinguere l’uomo da un albero ma l’informazione, la diversa informazione dell’energia. Gli uomini – gli organismi umani viventi – sono come un’onda, un movimento oscillatorio, una fluttuazione, un vortice, una vibrazione, una turbolenza nel campo quantistico più vasto che è l’universo, estensione del corpo umano. I sistemi nervosi umani e altri sono in grado di prendere coscienza dell’informazione e dell’energia e, in questo modo, di cambiare coscientemente il contenuto informativo che dà origine al corpo fisico. Scegliendo di mutare il contenuto energetico e informativo del corpo quantico e meccanicistico si può influenzare il contenuto energetico e informatico del corpo ampliato, cioè dell’ambiente circostante. Fare in modo che le cose in esso si manifestino. Si può fare tramite l’attenzione e l’intenzione. L’attenzione apporta energia, l’intenzione la trasforma. Tutto quello su cui si concentra l’attenzione prospera, diversamente tutto quello da cui la si distoglie perde vigore, si disintegra, scompare. L’intenzione innesca la trasformazione dell’energia e dell’informazione: si autorealizza.
Dentro il terreno fecondo della attenzione, l’intenzione ha un potere organizzativo illimitato, cioè, può organizzare simultaneamente più eventi spazio-temporali. Nella natura – noi inclusi – tutto è correlato e connesso. È una sorta di “sinfonia” di cui il corpo umano fa parte. Una cellula svolge circa sei miliardi di funzioni al secondo e conosce quelle compiute contemporaneamente da tutte le altre cellule. Il nostro campo d’informazione è delle correlazioni infinite. Il sistema nervoso umano ha un potere organizzativo illimitato tramite l’intenzione cosciente. Con l’intenzione può chiedere alla natura di realizzare sogni e desideri. Si può accedere all’universo e attivare il campo delle correlazioni infinite facendo “fluire” la potenzialità pura dal non manifesto al manifesto. L’intenzione è il desiderio disinteressato riguardo il risultato finale. Per ottenere qualsiasi cosa nell’universo fisico, bisogna staccarsi da essa. Che non significa rinunciare all’intenzione e al desiderio ma all’attaccamento al risultato finale. Si sprigiona così molta energia. Distaccarsi dalle cose si basa sulla cieca fiducia nella forza del “Sé”. Quando si rimane attaccati è perché si ha paura e si è insicuri, non si conosce il “Sé”. La fonte della ricchezza, dell’abbondanza, dell’intero mondo fisico è il Sé: è la coscienza che sa soddisfare ogni bisogno. Si tratta di concetti complicati perché la materia di per sé ci rende agli stessi estranei. Si deve pensare, per iniziare a capire, la differenza tra essere vivi o morti, cosa c’è da vivi che da morti non c’è: l’energia. Da lì provare a capire. La fisica e la medicina quantistica ci vengono in soccorso nella comprensione.
di Francesca Romana Fantetti