Via libera definitivo all’Ai Act

martedì 21 maggio 2024


Si tratta della prima legge al mondo sull’Intelligenza artificiale. È arrivato il disco verde definitivo espresso all’unanimità dal Consiglio europeo sull’Ai Act, la norma che disciplina lo sviluppo, l’immissione sul mercato e l’uso dei sistemi di Intelligenza artificiale nell’Unione europea. La legge detta una serie di obblighi a fornitori e sviluppatori di sistemi di Intelligenza artificiale in base ai diversi livelli di rischio identificati. Le nuove regole saranno applicabili a due anni dall’entrata in vigore, con l’eccezione dei divieti, che scatteranno dopo sei mesi, dei controlli sui sistemi di Intelligenza artificiale per finalità generali, compresa la governance (12 mesi) e degli obblighi per i sistemi ad alto rischio (36 mesi).

L’Unione europea si riconferma punto di riferimento per la regolazione dell’economia digitale, dopo l’introduzione del Regolamento generale per la protezione dei dati (Gdpr), il Digital Markets Act e il Digital Services Act. Il nuovo regolamento limita l’uso dei sistemi di identificazione biometrica da parte delle forze dell’ordine e introduce norme di contrasto alle manipolazioni e allo sfruttamento delle fragilità degli utenti. Ad esempio, le immagini e i contenuti audio o video artificiali o manipolati (i cosiddetti “deepfake”) dovranno essere chiaramente etichettati come tali e sono previsti obblighi precisi per gli usi dell’Intelligenza artificiale nei processi democratici come nel caso di sistemi usati per influenzare le elezioni. Sono vietate le applicazioni pericolose per i cittadini come i sistemi di categorizzazione biometrica che fanno riferimento a dati personali sensibili, come il credo religioso, l’orientamento politico o sessuale, e l’estrapolazione di immagini facciali da Internet o dai sistemi di telecamere a circuito chiuso per creare banche dati di riconoscimento facciale.

Saranno vietati anche i sistemi di riconoscimento delle emozioni sul luogo di lavoro e nelle scuole, le pratiche di polizia predittiva. Ma le forze dell’ordine potranno fare ricorso al riconoscimento biometrico da remoto in tempo reale per la ricerca di una persona scomparsa o per la prevenzione di un attacco terroristico. I consumatori avranno diritto a presentare reclami e a ricevere spiegazioni rilevanti. Come ricorda il Corriere della Sera, il commissario Thierry Breton aveva detto che “durante tutto il processo” di negoziato le istituzioni Ue hanno “resistito agli interessi particolari e alle lobby che chiedevano di escludere i modelli di Intelligenza artificiale di grandi dimensioni dal regolamento. Il risultato è un regolamento equilibrato, basato sul rischio e a prova di futuro”.


di Redazione