Silicon Valley la solitudine è un’emergenza sanitaria

martedì 6 febbraio 2024


Lo sostiene una risoluzione ufficiale di un Governo locale americano. La solitudine è un’emergenza sanitaria. Può accorciare la vita, scatenare malattie e va decisamente combattuta. A dichiararlo per la prima volta è stata la contea di San Mateo nella baia di San Francisco, in California. Proprio dove si trova la ricca Silicon Valley, ma dove il 45 per cento dei residenti ha dichiarato di sentirsi solo. San Mateo segue così lo Stato di New York, dove pochi mesi fa è stato istituito un “ambasciatore onorario” per la lotta solitudine. Lo stesso “Surgeon General” americano, Vivek Murthy – il capo esecutivo del Public Health Service Commissioned Corps e il portavoce delle questioni di salute pubblica nel Governo federale – aveva lanciato l’allarme sul crescente “isolamento degli americani anche prima della pandemia”, ricordando che la solitudine è una causa di morte prematura “prevenibile” come il fumo.

L’Institute of Aging e altri studi hanno legato la solitudine all’aumento dei rischi di diabete, Alzheimer, alcolismo, malattie cardiache e anche patologie autoimmuni come il lupus, l’artrite reumatoide. La risoluzione della contea di San Mateo punta allo stanziamento di 47 milioni di dollari per progetti come la creazione di parchi per attività comuni, l’aumento dei trasporti pubblici, l’istituzione di aspettative pagate per i lavoratori di modo che passino più tempo libero, la costruzione di nuove biblioteche con attività sociali. Ma l’isolamento è in aumento in gran parte del globo. L’ultimo rilevamento della Meta-Gallup sullo Stato globale di connessione sociale condotto in 140 Paesi, ha dato risultati in qualche modo sorprendenti: in media nel mondo il 24 per cento delle persone interpellate ha affermato di sentirsi isolate socialmente. In testa ci sono alcuni Paesi africani e asiatici. Negli Stati Uniti a livello nazionale il 17 per cento degli americani soffre di solitudine. I Paesi in cui i cittadini si sentono più connessi sono Germania, Russia, Ucraina, Svezia, Finlandia, Norvegia.


di Redazione