lunedì 22 gennaio 2024
Il Macintosh spegne 40 candeline. Il 22 gennaio del 1984, durante l’intervallo del Superbowl XVIII – la finale della National football league giocata tra Washington Redskins e L.A. Raiders – è stato mandato in onda per la prima volta lo spot televisivo che ha annunciato l’originale computer della Apple. Da quel giorno, il mondo del pc e dell’informatica in generale non è più stato lo stesso. A partire dal bizzarro dispositivo che veniva venduto insieme al Macintosh, il mouse, che nei computer di serie era al tempo un oggetto più unico che raro. Anche se gli esperti di informatica preferivano il personal computer della Ibm per via della sua potenza, il primo Mac – grazie a un sistema operativo intuitivo con icone facili e comprensibili come il cestino, la scrivania e le finestre – ha aperto questo mondo anche a coloro che non erano ferrati in materia. Il Macintosh era pensato per essere ready to use, alla stregua di un qualsiasi altro elettrodomestico. Insomma, per possedere un pc della Apple non bisognava essere a tutti i costi degli informatici. Questa era ed è tuttora la mission dell’azienda di Cupertino, che nel 2007 con l’iPhone ha rivoluzionato anche il mondo della telefonia mobile.
La mente dietro quel famoso lancio del 1984 è stata quella del compianto Steve Jobs, il fondatore insieme a Steve Wozniak della Apple Computer (poi Apple Inc.). Il Macintosh è nato come concorrente diretto di Microsoft Windows, il sistema operativo lanciato nel 1983 due visionari dell’informatica, Bill Gates e Paul Allen. Per lo spot pubblicitario andato in onda durante il Superbowl, è stato scelto il regista Ridley Scott, che si è ispirato al romanzo di George Orwell 1984 e al suo blockbuster Blade Runner. Un atleta che gettava un martello contro uno schermo che trasmetteva l’immagine del Grande Fratello, un dittatore. “Capirai perché il 1984 non sarà come 1984”, recitava lo spot alla fine. Non sappiamo con esattezza se il Macintosh abbia innescato un effetto a catena opposto da quello desiderato, che ci porterà nel futuro a vivere come nel romanzo di Orwell, ma si può dire con certezza che 40 anni fa, la Apple, ha cambiato il mondo.
di Redazione